Pescara. Esplode deposito fuochi artificio: 1 morto, 3 feriti e dispersi (foto)

PESCARA – Prima una forte esplosione, con il boato udito anche a 20 chilometri di distanza. Poi una colonna di fumo, simile per forma a quella di un fungo atomico, si è levata sulla fabbrica di fuochi d’artificio della ditta “Di Giacomo” tra Elice e Città Sant’Angelo, in provincia di Pescara. Il bilancio della violenta esplosione, a cui ne è seguita una seconda, è di un morto, tre feriti gravi ed un disperso. Trovata illesa una donna di 85 anni che era tra i dispersi.

ALESSIO DI GIACOMO MORTO – Un bilancio che potrebbe non essere definitivo. Il corpo senza vita estratto dalle macerie è quello di Alessio Di Giacomo, figlio di uno dei proprietari, e ul altro familiare dei proprietari risulta . Ferito anche un vigile del fuoco, in maniera non grave, travolto dalla seconda esplosione del deposito.

POMPIERE FERITO – Tra i feriti in gravi condizioni c’è anche un Vigile del Fuoco, trasferito con l’elisoccorso all’ospedale civile di Pescara. Il vigile, secondo le prime informazioni, è stato investito dalle macerie di una seconda esplosione della fabbrica. Il Vigile era con la camionetta a 20 metri dal fabbricato. Secondo una prima ricostruzione ha riportato fratture e un trauma grave all’ addome.

ESPLOSIONE VIOLENTA – La deflagrazione è stata così potente, stando alle testimonianze, da essere avvertita anche a oltre 20 chilometri di distanza e da aver creato un violento spostamento d’aria e incendi nei terreni circostanti, con almeno due le abitazioni vicine che sono andate a fuoco. 

Luca Cari, portavoce dei vigili del fuoco, ha spiegato:

“L’esplosione si è verificata intorno alle 10.30 del mattino e attualmente c’è un grande incendio che coinvolge le sterpaglie circostanti ed è necessario verificare anche alcune abitazioni vicine in quanto c’è tutto fuoco intorno. Sono impegnate sul luogo cinque squadre dei vigili del fuoco, l’elicottero di Pescara e stiamo attendendo rinforzi perché la situazione è ancora critica e potrebbero esserci altre esplosioni”.

ZONA ANCORA NON SICURA – La zona è stata interdetta al traffico privato, macerie e calcinacci intorno all’area, campi in fiamme stanno bruciando intorno alla fabbrica. Un’autentica scena apocalittica quella trovata dagli uomini dei Vigili del Fuoco, dai sanitari del 118 e dai carabinieri.

In zona stanno operando un centinaio di uomini con mezzi aerei e terrestri. In alcune zone limitrofe la fabbrica di fuochi d’artificio ci sono ancora fuoco e fiamme su cui stanno lavorando i Vigili del Fuoco.

APERTA INCHIESTA – La Procura di Pescara, guidata da Annalisa Giusti, aprirà un’inchiesta sulle cause che hanno portato all’esplosione di Villa Cipressi.

CODACONS “VERIFICHE URGENTI” – “Subito verifiche urgenti in tutte le fabbriche italiane”. Le chiede il Codacons alla luce dell’esplosione che è “solo l’ultimo di una lunga serie di incidenti avvenuti in tali strutture. Dal 1998 a oggi si sono registrati in Italia 14 esplosioni all’interno di fabbriche di fuochi d’artificio, con 42 vittime accertate, senza contare i decessi provocati dall’incidente odierno. Un numero di morti impressionante che fa sorgere più di una domanda sul fronte della sicurezza”.

Carlo Rienzi, presidente del Codacons, ha dichiarato: “E’ necessario verificare quanti e quali controlli vengono eseguiti in Italia su tali strutture, e accertare se le misure e le norme relative alla sicurezza siano o meno adeguate. Dopo la nuova esplosione di oggi chiediamo alle autorità competenti di eseguire una verifica straordinaria presso tutte le fabbriche di fuochi d’artificio esistenti in Italia, allo scopo di garantire al meglio la sicurezza di lavoratori e cittadini”.

(Foto da Twitter e Facebook)

 

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