Pesce arciere, svelato il mistero del suo getto d’acqua

MILANO – Il mistero del getto d’acqua del pesce arciere è stato svelato. Questo particolare pesce, che vive nelle zone costiere dell’Asia e dell’Australia ed è lungo 30-40 centimetri, è famoso per il modo in cui uccide gli insetti, le sue prede.

L’arciere è in grado di sparare un getto d’acqua che fa cadere le prede là dove il pesce li può mangiare. La cosa che ha stupito da sempre gli scienziati e le persone che lo hanno visto in azione, è il modo in cui il pesce possa creare questo getto che non corrisponde all’azione muscolare del pesce.

Il mistero di cui si parla da almeno 250 anni, è stato ora svelato dai ricercatori Alberto Vailati del Dipartimento di Fisica e da Roberto Cerbino del Dipartimento di Biotecnologie mediche dell’università di Milano.

I ricercatori hanno analizzato le riprese ad alta velocità del pesce in azione ed hanno avuto conferma che il getto è molto più potente rispetto alla forza consentita dall’intervento muscolare diretto del pesce. Dato che con le leggi della fisica l’azione del pesce risulta essere inspiegabile, le ricerche fino ad ora avevano cercato di individuare l’origine di tale potenza in meccanismi che amplificassero la potenza muscolare.

I ricercatori dell’Università di Milano sono riusciti a svelare il meccanismo che è però collocato al di fuori delle strutture muscolari. Il fenomeno sarebbe possibile grazie ad una tecnica che da sott’acqua permette al pesce di sfruttare la dinamica dell’acqua stessa.

Spiegano i ricercatori: “Il ‘trucco’ sta in un’instabilità idrodinamica del getto d’acqua spruzzato dal pesce, che promuove l’accumulazione progressiva di quantità di moto all’estremità del getto, in modo che la forza e la potenza rilasciate all’impatto siano molto più grandi rispetto a quelle sviluppabili tramite azione muscolare diretta”. Il pesce arciere utilizza quindi le leggi della fluidodinamica per ottenere una specie di “proiettile liquido” la cui dimensione cresce nel tragitto verso la preda.

Ancora i ricercatori dell’università di Milano: “Il pesce arciere rappresenta un esempio notevole di animale che fa uso di un ‘utensile’  esterno altamente sofisticato per amplificare la sua potenza muscolare, in maniera simile a quanto fa un arciere con il suo arco”. I ricercatori hanno concluso che il nome “arciere” assegnato al pesce risulta quindi essere davvero indovinato.

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