RIANO (ROMA) – Pian dell’Olmo (più precisamente ‘Procoio Vecchio-Pian dell’Olmo, codice ‘S5′ dello studio preliminare della Regione Lazio) il sito indicato come quello che ospiterà la discarica di Roma in sostituzione di Malagrotta, si trova a circa 13 chilometri a nord del Raccordo Anulare, nel territorio del Comune di Roma, ai confini con quello di Riano.
E’ un’area, si legge nello studio della Regione, di circa 50 ettari “delimitata dalla via Salaria a est e sud est, mentre l’A1 è situata ad est” e inserita “in un paesaggio caratterizzato dalla presenza di cave di tufo a coltivazione a terrazza o a fossa, con morfologie aspre, e un indice di franosità molto basso, Classe 1, tra 0-2%”. L’area circostante è definita con un paesaggio “con un buon grado di naturalità”. Da un punto di vista edificatorio, “sono presenti esclusivamente case sparse e case coloniche, ormai definitivamente modificate dalle tendenze e/o dalle esigenze abitative attuali”.
Le caratteristiche geotecniche complessive sono definite “da buone a ottime”. Dal punto di vista idrogeologico, si legge ancora nello studio, “l’area fa parte del bacino del Tevere, ed è caratterizzata dalla presenza di corsi d’acqua stagionali”. La falda è definita “di scarsa potenzialità”, ma l’area “per quanto attiene le aree vulnerabili e a elevata infiltrazione, risulta di classe 1-Vulnerabilità elevata, mentre per quanto riguarda la classe di qualità del bacino ricade nella classe 4-Scadente”.
Riguardo ai sistemi paesaggistici ”l’area rientra nel sistema e ambito del paesaggio naturale di continuita’, all’interno di un’area ‘a rischio paesaggistico’ dovuto alla presenza di cave, discariche e depositi”. Inoltre la zona ricade ”nelle aree di verde pubblico e privato, e nell’area vasta sono da segnalarsi due grandi presenze naturali”, la Riserva naturale regionale della Marcigliana e il Parco Naturale Regionale di Veio. In definitiva, sintetizza il documento, i ”fattori escludenti” sono ”garantire la fascia di rispetto da corso d’acqua e da beni puntuali, verificare la compatibilità con zone a interesse archeologico e con beni d’insieme, garantire fasce di rispetto da abitazioni”.
Fattore preferenziale invece è ”l’agevole accesso alla viabilità”. Il terreno di Pian dell’Olmo è di proprietà del patron di Malagrotta, Manlio Cerroni. Il ministro dell’Ambiente Corrado Clini, lo scorso 28 marzo, lo citò tra i siti con ”vincoli inderogabili”, pur inserendolo in ‘seconda fascia’ su quattro nella sua classifica di idoneità. Per l’ex commissario ai rifiuti, il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, Pian dell’Olmo era ”il sito giusto se si vuole perder tempo”.