Piermario Morosini, il Livorno Calcio e la città ricordano il “Moro” (foto)

LIVORNO – La città e il Livorno Calcio hanno ricordato Piermario Morosini a un anno esatto dalla sua tragica e prematura scomparsa. Nella mattinata di domenica 14 aprile, tutta la squadra amaranto ha partecipato alla messa in suffragio dell’ex compagno. La cerimonia e’ stata preceduta dalle parole di due compagni di squadra di Morosini, Lambrughi e Salviato, che hanno letto due missive: una ricevuta dalla fidanzata di Piermario Anna e dal suo amico Vito e l’altra da loro dedicata al ‘Moro’. La funzione è stata celebrata dal Vescovo di Livorno Monsignor Simone Giusti.

In un Duomo affollato da migliaia di fedeli il Vescovo ha spiegato come l’amore aiuti a superare la morte e come il ricordo non svanisca mai. Esposta dai tifosi anche un maxi bandiera con l’immagine di Morosini. Durante la cerimonia l’orchestra Cantiere Lirico della Fondazione Goldoni ha eseguito alcuni brani musicali sotto la direzione del maestro Mario Menicagli. La mattianata è proseguita allo Stadio “Picchi” dove è stata intitolata la Gradinata a Piermario Morosini. Presente il presidente della Lega B Abodi che ha ricordato come Morosini abbia unito nel dolore tutto il calcio italiano e come l’esempio di una bravo ragazzo semplice e pulito sia da seguire per tutti i calciatori e le Società.

Per il Livorno, oltre ai giocatori, c’erano il direttore tecnico Perotti, il direttore sportivo Signorelli ed il responsabile organizzativo Armenia. Davanti a migliaia di sportivi, il Sindaco Cosimi e l’Assessore allo Sport Bettini, padroni di casa hanno scoperto la targa che celebra l’intitolazione del settore a Piermario. La benedizione è  stata data da don Rosario Esposito.

La decisione di intitolare la gradinata era stata formalizzata dalla Giunta Comunale (dopo aver avuto il consenso dei familiari di Morosini) nel febbraio scorso, con la seguente motivazione: “Considerando che i criteri adottati finora per l’intitolazione di impianti sportivi sono stati improntati sulla scelta di personaggi che hanno contribuito per il loro prestigio e per la loro attività alla vita sportiva della città, la Giunta decide di intitolare la gradinata dello stadio a Piermario Morosini, tenuto conto del grande affetto che ha circondato la memoria di questo giovane, ritenuto simbolo di valore, lealtaà e generosità tra i giovani tifosi e la città di Livorno”. Tra i partecipanti alle due iniziative anche due nomi storici della Livorno calcistica: in Duomo c’era Mido Bimbi (amaranto degli anni Cinquanta) ed allo Stadio era presente Igor Protti (miglior realizzatore della storia del Livorno).

Il ricordo di Morosini è proseguito anche sul sito internet del Livorno Calcio:

“Ciao Moro, sei ancora lì, nello spogliatoio, che ti asciughi i capelli con i jeans infilati senza maglia, ti vediamo ancora in palestra a fare qualche esercizio prima dell’allenamento, ti sentiamo ancora in campo quando con la tua calma ed il tuo sorriso riuscivi a rendere il gruppo sereno, già con il sorriso, mai una parola di troppo, ma sempre un sorriso per tutti….Il tuo posto è sempre lo stesso allo stadio e la tua maglia è ancora li appesa ad aspettarti. E’ passato un anno e il tuo sorriso è ancora dappertutto – è la lettera aperta, pubblicata sul sito del club toscano, dedicata a Morisini dai suoi compagni di squadra – Passeranno altri mesi, anni, tutti i ragazzi che hanno avuto la fortuna di condividere quei mesi con te ti porteranno sempre nel cuore, Livorno e la sua gente ti porterà sempre nel cuore”.

“Il tuo semplice e pulito modo di essere, la tua voglia di vivere nonostante tutto, i tuoi occhi sempre pieni di gioia non se ne andranno cosi’, senza che nulla resti con le persone che ti hanno voluto bene Chi ti ha conosciuto avràdi te un ricordo meraviglioso. Tutti riviviamo nella mente di chi ci ha voluto bene, nessuno se ne va mai per sempre. Resterai sempre con noi, ogni allenamento, in ogni partita, ti vedremo ancora lì a guidarci con la maglia numero 25. Da te abbiamo imparato ad amare sempre e comunque la vita,abbiamo imparato a dare il giusto valore ad ogni cosa, il giusto valore ad ogni singolo giorno. Ci hai insegnato che e’ meraviglioso lottare per qualcosa nonostante tutto, che sorridere, amare e rispettare le persone che ti stanno intorno sono gli unici modi che abbiamo per ingannare la morte! Siamo tutti orgogliosi di averti avuto come compagno”.

(Foto LaPresse)

 

 

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