Plutone, misteriosa X sulla superficie del pianeta nano FOTO

ROMA – Una misteriosa X e delle scie marchiano la superficie del pianeta nano Plutone. A scoprirla New Horizons, la sonda della Nasa che sta svelando i misteri del pianeta più esterno del sistema solare. L’immagine è stata inviata dalla sonda lo scorso 24 dicembre e al centro dello Sputnik Planum, il nome della pianura ghiacciata che forma il lato sinistro del “cuore” di Plutone, si vede la grande X.

Lo Sputnik Planum si trova ad un’altezza minore rispetto a quella dell’area circostante di circa un paio di miglia, ma non è completamente piano. La sua superficie è divisa in specie di celle, o poligoni, larghi dai 16 ai 40 chilometri. Secondo i ricercatori, il ‘disegno’ di queste celle nasce dal flusso di azoto ghiacciato che riempie lo Sputnik Planum, che si scalda, finendo per galleggiare e salire in grandi masse informi, per poi raffreddarsi e affondare di nuovo, in un ciclo continuo. William McKinnon, geologo della missione New Horizons dell’Università di Washington, ha spiegato:

“Questa parte di Plutone si comporta come una lampada a lava, se riuscite ad immaginare una lampada a lava larga quanto la baia di Hudson, ma molto più profonda”

Secondo i modelli informatici di New Horinzons, queste masse, un po’ simili al famoso ‘blob’ dell’omonimo film, finiscono per fondersi nell’arco di milioni di anni e la X fotografata potrebbe essere il punto dove si incontrano queste celle. New Horizons, combinando insieme i dati di due diversi strumenti, ha poi realizzato un’immagine composita di quella che è stata chiamata la Terra dei Vichinghi di Plutone, con scie che fanno pensare a canali.

Ci sono ghiacci di metano luminoso, condensati sui margini di molti crateri, particelle rosse di fuliggine (dette tholin) raccoltesi nelle aree più basse, e degli strati sulle pareti di rupi scoscese e i crateri. Nelle aree dove questo materiale rossiccio è più spesso e la superficie appare liscia, il materiale sembra essere fluito in alcuni canali e crateri. Per i ricercatori, questi depositi rossastri potrebbero essere risaliti insieme al ghiaccio che fluisce sotto o essere stati spazzati dai venti di Plutone.

(Credit photo: NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Southwest Research Institute)

 

 

 

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