ROMA – I ghiacci del Polo Nord stanno “scomparendo”. La colpa sarebbe del riscaldamento globale, che scioglie i ghiacci che hanno fatto dell’Artico il “congelatore” della Terra. L’allarme arriva dai dati raccolti dai satelliti Cryosat dell’Esa e IceSat della Nasa, che mostrano come dal 2007 ad oggi vi siano in Artide ben 500mila chilometri quadrati in meno di ghiaccio.
Inoltre Cryosat già nel 2011 aveva evidenziato un assottigliamento dei ghiacci preoccupante, dunque non solo diminuisce la superficie, ma anche lo spessore. Il minimo di spessore è stato toccato nel nord della Groenlandia, dove i ghiacci sono passati da una profondità di circa 6 metri ad una di appena 3. E dall’assottigliamento ecco che i ghiaccio si stacca dal permafrost, lasciando alla deriva nell’oceano enormi iceberg.
Laura Koenig, della Nasa Goddard, ha spiegato che non solo il caldo è responsabile di questo scioglimento, che è un processo con un ciclo di 150 anni. Insomma il caldo causa lo scioglimento dei ghiacci, ma data la natura ciclica del fenomeno ed il naturale riscaldamento globale, non tutta la colpa di quanto sta accadendo potrebbe essere data al surriscaldamento globale causato dall’uomo.
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