CHICAGO – Sospesa dalla scuola in cui insegnava perché si era fotografata su Facebook con il velo sui capelli in segno di solidarietà verso i musulmani. E’ quel che è accaduto a Larycia Hawkins, professoressa associata di Scienza politiche al Wheaton College di Chicago, come racconta il New York Times.
Qualche giorno prima di Natale Hawkins si è presentata in una chiesa di Chicago velata. Poi, una volta tornata a casa, si è fatta un selfie e lo ha postato su Facebook insieme a questo pos:
“Io non amo i miei vicini musulmani perché sono americani. Io amo i miei vicini musulmani perché loro meritano amore in virtù della loro dignità umana.
Io manifesto la mia solidarietà umana nei confronti dei miei vicini musulmani perché discendiamo tutti dalla stessa culla dell’umanità, in Sterkfontein, Sud Africa (…).
Io manifesto la mia solidarietà religiosa nei confronti dei musulmani perché loro, come me, una cristiana, fanno parte del popolo del Libro. E come ha detto papa Francesco la scorsa settimana, crediamo tutti nello stesso Dio”.
Nonostante le motivazioni non certo sovversive, la professore Hawkins è stata sospesa dal Wheaton College, un istituto di ispirazione cristiano-evangelica nell’Illinois. Il presidente dell’istituto, Philip G. Ryken, ha spiegato che il problema non è il velo, ma l’affermazione che cristiani e musulmani condividano la fede nello stesso Dio.
Il caso ha aperto un vivace dibattito sull’opportunità di indossare il velo, con il New York Times che ha lanciato un sondaggio tra i propri lettori, sottolineando come nei Paesi occidentali alcune donne che portano il velo vengono aggredite, mentre nei Paesi musulmani sono quelle che non lo portano ad essere molestate.