NAPOLI – “Quattro mura non fermano un pieno di libertà” si legge in uno striscione esposto a Cavalleggeri in solidarietà dei tre diciannovenni arrestati con l’accusa di aver ucciso una prostituta nigeriana, Antonia Osaf, nella notte tra venerdì e sabato 9 maggio nei pressi di un distributore di carburante in via Terracina.
Nello striscione le iniziali dei tre diciannovenni: A., L. e G. Ovvero Antonio di Perna, Raffaele (Lello) Velluso e Giovanni Bitonto. I tre diciannovenni – che, come racconta il Mattino, sabato si sono consegnati spontaneamente ai carabinieri – sono accusati di tentata rapina aggravata e omicidio in concorso. L’omicidio, stando a quanto finora ricostruito dalle forze dell’ordine, sarebbe scaturito durante una colluttazione, nella quale Amina sarebbe intervenuta per difendere la collega vittima di una rapina.