Province: “Salvate Terni, Isernia, Matera”. Il mercato dei territori

La mappa delle Province dopo i tagli della spending review

ROMA – Terni, Matera, Isernia, tre province che si potrebbero salvare nonostante non abbiano i requisiti per rimanere in vita. In commissione Bilancio, al Senato, si è aperto un fronte bipartisan Pd-Pdl per salvare queste Province. Motivo: fanno parte di regioni con due sole province. Se ne venisse a mancare una si verrebbero a creare nuove Valle d’Aosta, con regioni monoprovince.

La proposta è contenuta in un emendamento al decreto della spending review: il principio su cui si basa la proposta è che ogni regione debba essere formata almeno ad due province. E qui arriva la “strana unione” Pd-Pdl: il Pd ha proposto di salvare le province di Terni e Matera. Il Pdl ha detto “sì”, ma a una condizione: che tra i “salvati” ci fosse anche Isernia.

La spending review chiede alle Province due caratteristiche per garantirne la sopravvivenza: devono avere almeno 350 mila abitanti e 2.500 chilometri quadrati di superficie. Tanto per avere un’idea, Terni e Matera contano circa 200 mila abitanti a testa, la provincia di Isernia ne ha 87 mila.

Il governo però vuole mantenere la “linea dura” a favore dei tagli e ha già annunciato che porrà la questione di fiducia. Se il governo non accetta gli emendamenti e le modifiche approvate nella commissione Bilancio e il Parlamento non fa passare il decreto, Monti e i suoi si dimetteranno.

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