Puglia, è record medici aggrediti da pazienti: i manifesti choc dell’Ordine FOTO

BARI – La Puglia è la regione in cui si registrano le maggiori aggressioni nei confronti dei medici. Dal 1984 al 2016, nella regione ci sono state il 26 per cento di tutte le aggressioni avvenute in Italia. 

Tanti gli episodi violenti che spesso hanno visto medici e infermieri avere la peggio. E così, per sensibilizzare l’opinione pubblica, l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bari ha deciso di lanciare una campagna di comunicazione con dei cartelli alti 6 metri per 3. I cartelli sono stati affissi nei sei capoluoghi della Regione. Lo scopo è di contrastare il clima che da anni il personale medico subisce negli ambulatori, in corsia e al pronto soccorso: si tratta di intimidazioni quando va bene, vere e proprie aggressioni quando va male.

Si tratta di un messaggio forte veicolato da due immagini forti. In un cartellone si vede una dottoressa in camice bianco con degli evidenti lividi sul volto, affiancata dallo slogan “In Puglia è record di aggressioni ai medici. Chi aggredisce un medico, aggredisce se stesso. Difendiamo i medici, difendiamo la nostra salute”. Sull’altro, invece, si vede una paziente che si colpisce da sola con un pugno e una scritta che recita: “Chi aggredisce un medico, aggredisce se stesso. Difendiamo chi difende la nostra salute”.

Come scrive Il Giornale citando La Stampa

“L’emergenza scatta soprattutto di fronte ai casi urgenti, che spesso si fa fatica a trattare tempestivamente nei Pronto Soccorso. “Quello che dovrebbe essere un luogo per curare i malati gravi si sta trasformando in un ambiente pericoloso – ha denunciato l’Anaao Assomed, l’Associazione dei Medici alle dipendenze del Servizio Sanitario Nazionale – Nei Pronto Soccorso del Meridione il personale medico e sanitario non è protetto in maniera adeguata, mentre cerca di lavorare a fronte di carenze strutturali che le Regioni continuano a non colmare. Occorrono interventi urgenti ed incisivi anche da parte dei ministri della Salute e degli Interni per garantire la serenità e la sicurezza dovute a chi tutela diritti fondamentali dei cittadini”.

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