La nuova vita di Raffaele Sollecito ricomincia da Verona: le foto

Pubblicato il 21 Giugno 2012 - 19:59 OLTRE 6 MESI FA

VERONA –  Nel tentativo di restare in disparte per riconquistare la normalità perduta dopo la condanna e poi l’assoluzione in secondo grado per il delitto di Meredith Kercher, Raffaele Sollecito ricomincia la sua vita da Verona. Dalla città veneta provengono infatti le foto LaPresse di questo servizio. A raccontare invece con le parole la nuova vita del ragazzo originario della Puglia oggi 28enne, è il Corriere Veneto.

Sollecito è in attesa che la Cassazione esprima la sentenza definitiva. Lui si è iscritto all’università di Verona, per finire gli studi in Ingegneria informatica: “A Verona sta bene – racconta il padre, Francesco Sollecito al Corriere del Veneto – è stato accolto senza pregiudizi. Professori e compagni dell’università non hanno dimostrato alcun preconcetto nei suoi confronti e hanno fin da subito accettato di relazionarsi con lui. Quando si trovava in carcere – continua il padre – lo studio era la sua ancora di salvezza per sperare ancora nel futuro. Ora è a Verona per ritrovare la serenità perduta” .

I compagni di studi lo descrivono come “un bravo ragazzo, molto serio”. “Si è integrato benissimo. Qui c’è un rapporto molto stretto tra gli studenti e lui ha fatto subito amicizia”, spiega al Corriere Roberto Segala il professore che coordina i corsi di laurea magistrale e aveva il compito di favorirne l’inserimento. “Il primo giorno l’ho accompagnato da un gruppo di studenti che stava sperimentando un nuovo prodotto della Microsoft in grado di trasferire i movimenti del corpo sullo schermo. – racconta – Lui è rimasto a guardare, scambiando le sue impressioni con i compagni. E un attimo dopo era già uno di loro”.

La nuova vita di Raffaele a Verona, insomma, scorre tranquilla: studio, nuovi compagni e qualche uscita. Il ragazzo intanto, ha annunciato che pubblicherà negli Stati Uniti un libro di memorie in cui racconterà l’omicidio di Meredith dal suo punto di vista. L’operazione sembra essere simile a quella di Amanda Knox, la sua fidanzata di allora e coimputata al processo di Perugia, che avrebbe ceduto i diritti per il suo libro di “memorie” in cambio di 4 milioni di dollari.