“Rom e delinquenti fuori dalle case popolari”. Pescara, manifesto choc del Pdl

Il manifesto choc del Pdl a Pescara

PESCARA  – Rom uguale a delinquenti: sembra questo il senso del manifesto apparso a Pescara, firmato Popolo della Libertà, partito che governa la città. ”Il Pdl mantiene gli impegni. Fuori dalle case popolari rom e delinquenti”, si legge, in più punti del capoluogo adriatico, su cartelloni sei metri per tre.

Nonostante a poche ore dall’affissione i manifesti siano stati già coperti infuria la polemica. La presenza dei rom in città, d’altronde, fa discutere da tempo e il clima di tensione ha raggiunto i suoi livelli massimi all’indomani dell’omicidio di Domenico Rigante, 24enne ultrà del Pescara Calcio ucciso il primo maggio dopo l’irruzione di alcuni nomadi nella sua abitazione.

”Il PdL ha etichettato come delinquenti indistintamente tutti i rom – commentano il capogruppo Pd in Consiglio comunale, Moreno Di Pietrantonio, e il consigliere Enzo Del Vecchio – e si appresta, secondo il proprio manifesto d’intenti, a cacciare dalle case tutti quanti risultino di provenienza di questa etnia e chissà che non propongano, di nuovo, campi di concentramento e di sterminio”.

Rincara la dose il segretario cittadino del Pd, Stefano Casciano, che parla di ”uno scandalo, una vergogna inaudita, un abominio. Sono indignato, da pescarese e da italiano, per il razzismo esplicito degli amministratori che ci rappresentano”. Per Casciano, inoltre, il manifesto, ”riportato con orgoglio sulla bacheca Facebook del presidente della Provincia, Guerino Testa, rappresenta, come nessun’altra immagine saprebbe fare, l’abisso politico e sociale in cui siamo caduti”.

”Un panegirico senza né capo né coda”, taglia corto Testa, commentando le dichiarazioni del segretario Pd. Il presidente della Provincia, infatti, ritiene che il manifesto ”sia solo la fotografia di quanto appena accaduto in città nei giorni scorsi: lo sfratto di alcune famiglie che avevano occupato abusivamente alloggi popolari. Si trattava di famiglie rom i cui componenti hanno avuto problemi con la giustizia”.

Sulla vicenda interviene anche il presidente nazionale della Fondazione Romani’ e dell’associazione Abruzzese Ciliclo’, Nazzareno Guarnieri: ”E’ una vergogna per la società civile pescarese, che non merita questo trattamento – afferma con amarezza -. E’ una violenza che si sta facendo alla città. Sono pescarese, italiano e rom, e mi vergogno di questo partito politico che esprime un sindaco razzista. Non ci sono parole”. E intanto dal coordinatore cittadino di Sel, Daniele Licheri, arriva la richiesta di ”immediate dimissioni di questa Giunta, che invece di stemperare i toni getta benzina sul fuoco”.

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