ROMA – La notte di Capodanno, a causa della mancanza del personale, la frequenza dei treni della linea A della metropolitana di Roma è arrivata ad attese di circa 30 minuti.
L’Atac, l’azienda che gestisce i trasporti della Capitale, ha salutato l’arrivo del nuovo anno con un messaggio preventivo apparso sulle lavagne elettroniche delle fermate, poco gradito a pendolari e cittadini che tornavano a casa dalle feste in piazza. “Causa mancanza personale frequenza dei treni a 30 minuti d’attesa” recitava il pannello, subito fotografato e postato sul web da Romafaschifo.it.
L’azienda, spiegano da Atac, non era in grado di garantire la frequenza delle corse della metro ed ha preferito avvisare i passeggeri. Gli autisti erano pochi: l’Atac ha infatti spiegato che dei 24 autisti che servivano per coprire il turno straordinario (dalle 23,30 fino a fine servizio), ce n’erano disponibili solo 7.
I ritardi, per la verità sono stati più contenuti e scesi a circa 20 minuti. Ciò non è bastato però a non far esplodere diverse polemiche. L’assessore ai Trasporti di Roma, Guido Improta, è stato tra i primi a puntato il dito contro i macchinisti: “Nelle prossime ore, oltre che accertare le motivazioni per le quali su un bacino di 150 macchinisti abbiano dato la loro disponibilità ad operare la notte di Capodanno solo in 7, chiederò all’amministratore Delegato di Atac, Danilo Broggi, di porre in essere ogni iniziativa per sradicare una mentalità lontana dalla logica di servizio che deve caratterizzare chi lavora in un’azienda municipalizzata”.
Dopo la pubblicazione della foto, scrive il Messaggero
“è scoppiata la rivolta, e sulle banchine s’è sfogata la rabbia dei pendolari, in alcuni casi sfociata in atti di vandalismo contro nicchie antincendio e scale mobili. E così, la buona volontà di Atac e Campidoglio che hanno voluto garantire il servizio fino alle 2,30, s’è trasformata in un’odissea per chi doveva tornare a casa dopo la mezzanotte.
Ed anche i borseggiatori, sempre secondo Il Messaggero, si sarebbero scatentati.
“Una trentina, invece, i giovanissimi borseggiatori che (puntualmente) si sono dati appuntamento a inizio serata sui convogli della metro A, tra Spagna e Termini. Chi negli orari di punta è salito sui treni strapieni, ha dovuto fare i conti con la tenacia di un manipolo di ladruncoli-bambini per nulla intimoriti, che hanno sfilato portafogli a raffica per tutta la sera. Indisturbati”.