Roma. Protezione civile ore 24, Trastevere: Panda misteriosa. A Genova invece…FOTO

ROMA – Una Panda della Protezione Civile parcheggiata il sabato sera a mezzanotte davanti a un passo carrabile a Trastevere, cosa ci fa? Subito si pensa a un prossimo straripamento del Tevere, ma il fiume scorre sereno e inesorabile e, per quanto la corrente sia molto rapida, come usa in questo tratto, non ci sono segnali d’allarme. Il poveretto che doveva uscire dal garage del passo carrabile è rimasto bloccato: inutile chiamare i Vigili. A quest’ora di sabato sono pochi e con cose più urgenti di cui occuparsi.

Prima di salire sul taxi, l’infelice guarda bene la Panda. L’aspetto è un po’ angosciante, parabrezza e cofano sono coperti di adesivi. C’è persino quello, un po’ inquietante, di un non meglio precisato “ordo teutonicus”. Poi ci sono patacche di ogni tipo, inclusa una che coinvolge i Carabinieri, in modo un po’ obliquo ma intimidente. Nessuna traccia, però, dello o degli addetti della protezione civile, i mitici volontari di Guido Bertolaso.

Cosa sarà mai successo di tanto grave da costringere la Panda della Protezione civile a un parcheggio vietato e in totale dispregio di ogni regola di convivenza, appunto, civile? Guardarsi attorno non aiuta: non c’è il Tevere in piena, non ci sono palazzi pericolanti, i ristoranti sono chiusi. E poi a mezzanotte la Protezione civile ha i fili staccati, come raccontano le cronache della alluvione di Genova.

C’è solo un bar, aperto, nella piazza: fuori del bar una piccola folla di giovani con bicchiere d’ordinanza. Saranno in mezzo a loro i nostri eroi della Protezione civile? Intanto il taxi è arrivato, venti euro che se ne vanno, in aggiunta alle tasse che servono anche a mantenere questi eroi.

Foto Blitz Quotidiano

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