ROMA – Bombe carta lanciate contro il centro di accoglienza, auto e cassonetti in fiamme e un poliziotto ferito. Alta tensione a Tor Sapienza, quartiere alla periferia Est di Roma, già teatro lunedì notte di una guerriglia tra residenti e immigrati.
Martedì sera, intorno alle 22.30, un gruppo di 200 abitanti del quartiere è sceso di nuovo in strada per protestare contro il centro di accoglienza per rifugiati politici di via Giorgio Morandi. Con la polizia costretta a caricare per cercare di disperdere i manifestanti inferociti. Un agente si è fratturato un braccio ed è stato portato in ambulanza al policlinico Casilino. Altri due poliziotti e una terza persona sono rimasti contusi.
Dalle finestre del centro, raccontano alcuni testimoni, gli immigrati hanno risposto lanciando a loro volta oggetti.
“Qui non c’è legalità – gridano i manifestanti – Vogliamo le forze dell’ordine e deve essere spostato il centro di accoglienza”
E ancora:
“Qui arriva di tutto. Nel centro ci sono anche i delinquenti. Sono aumentate le rapine e i furti”.
La protesta è montata dopo la denuncia, risalente a tre sere fa, di un tentato stupro. La notizia è ancora da accertare, ma è bastata a scatenare l’odio. Quella di Tor Sapienza non è la prima guerriglia urbana che si verifica a Roma negli ultimi mesi. A settembre un’altra periferia, quella di Corcolle, ha protestato contro un centro di accoglienza dopo alcune aggressioni subite dai conducenti degli autobus.
(Foto Twitter)