ROMA – Sabina Guzzanti twitta la sua “solidarietà” a Totò Riina e Leoluica Bagarella. Letteralmente. “Solidarietà a Riina e Bagarella privati di un loro diritto. I traditori nelle istituzioni ci fanno più schifo dei mafiosi”. Mai 140 caratteri furono fin troppi.
Il “diritto” dei boss mafiosi secondo la regista-attrice comica è quello di collegarsi al Quirinale nell’udienza preliminare dell’istruendo processo sulla presunta trattativa Stato-mafia. Diritto in prima battuta perorato dalla Procura di Palermo e negato giovedì mattina dalla Corte di Assise di Palermo.
Quanto ai traditori delle istituzioni che alla Guzzanti fanno più schifo dei mafiosi è facile individuarli in tutti coloro che dentro le istituzioni non avallano la tesi della fiction storica di Stato-mafia una faccia, una razza.
Il presidente del Pd, Matteo Orfini, con disperata rassegnazione ha commentato:
“La Guzzanti che esprime solidarietà a Riina dimostra che la crisi di una certa cultura di sinistra è ormai irreversibile”.
Ma forse c’è anche un’altra spiegazione. E’ nel successivo tweet della Guzzanti: “Andate a vedere #latrattativa e capirete”. Ah, ecco.
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