Salvini come Aldo Moro: un foto montaggio simula il rapimento delle Brigate Rosse. In un post su Facebook Salvini come Aldo Moro: un foto montaggio simula il rapimento delle Brigate Rosse. In un post su Facebook

Salvini come Aldo Moro: un foto montaggio simula il rapimento delle Brigate Rosse. In un post su Facebook

Matteo Salvini come Aldo Moro: foto montaggio simula rapimento delle Brigate Rosse. A denunciarlo Edoardo Rixi, deputato della Lega che ha indicato l’autore del gesto. Un militante genovese de “La Sinistra“. Terreno dello scontro: ovviamente Facebook. Dove sarebbe apparsa la foto incriminata.

Rixi, ex sottosegretario ai Trasporti quando ministro era Toninelli, è per l’appunto di Genova. Per cui è attento a quello che succede nel territorio da cui proviene. La foto è anche corredata da un commento “Non succede… ma se succede…”. Conclude il messaggio un’emoticon col pugno chiuso (quello che si usa nelle chat e sui social per inneggiare al comunismo).

Salvini come Aldo Moro: il foto montaggio che simula il rapimento delle Brigate Rosse

“Matteo Salvini è finito nuovamente nel mirino. Questa volta a dedicargli un post choc, un militante genovese de ‘La Sinistra‘ che sul suo profilo Facebook ha postato una foto che ritrae il leader della Lega imbavagliato e con la bandiera delle Brigate Rosse alle spalle col commento “Non succede… ma se succede…”, seguito dal pugno chiuso. Un atteggiamento che richiama subito alla memoria il rapimento del presidente Aldo Moro”. Lo denuncia il deputato della lega Edoardo Rixi. Aggiungendo che il post “è comparso sul profilo del militante genovese intorno alle 23 e nel corso della notte è stato cancellato”.

Rixi e il post che inneggia al terrorismo degli anni di piombo

Secondo Rixi, il post “inneggia e promuove la finalità del terrorismo degli anni di piombo nei confronti di un leader democraticamente eletto e che oggi rappresenta il primo partito in Italia. Un’azione che nulla ha a che vedere col confronto politico usato per fomentare l’odio e cavalcare l’ignoranza. Ora ci attendiamo da stampa Digos e magistratura di Genova la stessa attenzione riservata ad altri fatti dei giorni scorsi con indagini sull’autore del gesto e una forte presa di posizione contro il terrorismo rosso, senza fare pesi e misure diversi. Inoltre auspichiamo un serio dibattito sull’odio e l’istigazione alla violenza che trovano spazio sui social, con indagini vere e approfondite sull’autore di questo gravissimo gesto”.

Salvini come Aldo Moro: la Digos indaga sul foto montaggio

Secondo quanto appreso, la Digos della questura di Genova ha avviato un accertamento e la conseguente identificazione dell’autore del post che riporta in un fotomontaggio la foto del leader della Lega imbavagliato con, sullo sfondo, la bandiera con la stella a 5 punte delle Brigate Rosse.

Il fotomontaggio rimanda all’immagine in bianco e nero che venne fatta trovare dalle Br in un sottopassaggio di Largo Argentina, a Roma, il 18 marzo 1978 dalle Brigate rosse insieme al comunicato n.1.

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