Samantha Cristoforetti e il selfie nello spazio: ma è un fake. Anche alcuni quotidiani ci sono cascati…

Ha fatto il giro del web il presunto selfie scattato da Samantha Cristoforetti nello spazio. Ma era solo un fake. La foto è stata ripresa addirittura da diversi quotidiani, che l’hanno definito come il selfie “più bello della storia”.

Il selfie nello spazio di Samantha Cristoforetti è un fake

Dopo essere stata la prima donna italiana a volare nello spazio, l’astronauta è stata anche la prima donna europea che nei giorni scorsi ha compiuto una passeggiata lunga sette ore nello spazio, durante la quale avrebbe immortalo lo scatto con alle spalle parte dell’Europa illuminata. La foto è rimbalzata su tutti i social, ricevendo tantissime condivisioni e apprezzamenti dagli utenti. Poche ore dopo però è arrivata la smentita.

“Questo non è un selfie di Samantha Cristoforetti. È diventata virare questa immagine (che in realtà gira da anni), dopo l’ultima passeggiata spaziale della Cristoforetti. Secondo i più sarebbe uno scatto realizzato proprio dalla nostra Samantha: in realtà è un rendering (a nostro avviso non fedele alla realtà). Da ricerche effettuate, questa immagine, spacciata per foto vera, gira ormai da svariati anni. Ci raccomandiamo – scrivono sulla pagina Facebook di Passione Astronomia – di affidarvi sempre a fonti ufficiali. Nel primo commento, trovate un vero selfie spaziale realizzato da Luca Parmitano nel 2013″.

Il vero selfie lo fece Aki Hoshide

“Si tratta in effetti di un selfie dell’astronauta giapponese Aki Hoshide durante un’attività extra veicolare sulla ISS – commentano ancora gli autori della pagina -. La foto originale è stata scattata nel 2012. In seguito, per renderla ancora più bella, la foto è stata scontornata e incollata su un’immagine della terra, anch’essa catturata dalla ISS. Quindi, in sintesi: Samantha Cristoforetti non c’entra nulla; è in effetti un selfie spaziale, ma la foto originale non ha molto a che fare con la foto elaborata. Morale: le cose troppo belle per essere vere, quasi sempre sono false”.

 

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