San Leopoldo: scritta pro Mussolini in casa per profughi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Novembre 2015 - 16:27 OLTRE 6 MESI FA

UDINE – “Per un mondo più pulito torna in vita zio Benito!” E’ la frase, in stampatello, comparsa sulle mura esterne della ex canonica dismessa della frazione di San Leopoldo a Pontebba (Udine), scritta da ignoti, qualche notte fa.

Si tratta dello stabile ex canonica che il parroco di Pontebba aveva messo a disposizione in caso di emergenza per assistere i profughi minorenni, nel periodo in cui le strutture di accoglienza sparse in regione avevano esaurito la possibilità di ospitare i ragazzi. Potrebbe essere proprio la disponibilità ad accogliere i profughi ad aver scatenato gli ignoti a realizzare la scritta.

. Già nei mesi scorsi anche il sindaco Ivan Buzzi che aveva dato la disponibilità a risistemare un immobile per ospitare i migranti, era stato raggiunto da una lettera anonima contenente minacce. Sul caso indagano i Carabinieri della Compagnia di Tolmezzo.  Sulla lettera di minacce così il Messaggero Veneto:

Sindaco devi bruciare vivo con tutti i negri che vuoi portare a casa nostra». Comincia così la farneticante lettera anonima di minacce ricevuta dal sindaco di Pontebba, Ivan Buzzi, che, recentemente, aveva dichiarato la disponibilità della cittadina a ospitare una quarantina di profughi in un edificio dello Stato (l’ex sede del veterinario dello scalo) da ristrutturare.

«Il tuo destino è segnato come quello dei negri, degli ebrei e dei culattoni – continua a minacciare l’anonimo, che rincara la dose chiamando in causa l’intera amministrazione -: siete indegni di rappresentarci, voi che volete mescolare la nostra razza con razze inferiori. Voi e i comunisti siete la rovina del nostro Paese». Poi, tornando a prendere di mira il primo cittadino, la missiva che contine una croce celtica si conclude con un’ulteriore minaccia: «Vergogna. Non sei degno di esistere. Ti aspetteremo sotto casa. Viva il Duce».

San Leopoldo: scritta pro Mussolini in casa per profughi

San Leopoldo: scritta pro Mussolini in casa per profughi