Processo escort: Sara Tommasi, Arcuri, Barbara Guerra… in 26 possono chiedere danni a Tarantini

Pubblicato il 16 Gennaio 2013 - 14:16| Aggiornato il 10 Marzo 2015 OLTRE 6 MESI FA

BARI – Ventisei donne, le ragazze che furono portate alle feste dell’ex premier Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli (tra cui Manuela Arcuri, Sara Tommasi, Barbara Guerra…) potranno chiedere i danni a Gianpiero Tarantini. Vengono infatti ammesse come parte offesa nel processo di Bari in cui è appunto imputato, tra gli altri, Gianpiero Tarantini con l’accusa di aver fornito prostitute a Silvio Berlusconi. Lo ha deciso il gup dei tribunale di Bari Ambrogio Marrone.Oltre ad Arcuri e a Tommasi, l’avviso di citazione come parte offesa sarà notificato dalla Guardia di finanza di Bari a tutte le donne che – secondo le indagini della procura di Bari – hanno preso parte agli incontri organizzati nelle residenze di Berlusconi tra il 2008 e il 2009. Il giudice, sciogliendo la riserva formulata nell’udienza del 13 dicembre scorso, ha ritenuto che tutte e 26 le donne sono da considerare persone offese (e non semplici ‘danneggiate’ ) dai reati contestati agli imputati: favoreggiamento, induzione e sfruttamento della prostituzione.

Reati – spiega il giudice nel provvedimento di citazione – che sono lesivi ”non solo della moralità pubblica e del buoncostume ma, anche e soprattutto, della libertà e dignità umana e della libertà di determinazione nella sfera sessuale”.

Questi i nomi delle altre 24 donne citate: Terry De Nicolò, Conceicao de Freitas Barbosa, Daniela Lungoci, Francesca Lana, Niang Kardiatou, Karen Buchanan, Camille Cordeiro Charao, Barbara Montereale, Chiara Guicciardi, Fadoua Sebbar, Vanessa Di Meglio, Sonia Carpentone, Roberta Nigro, Maria Josefa De Brito Ramos, Letizia Filippi, Grazia Capone, Luciana Francioli De Freitas, Michaela Pribisova, Maria Esther Garcia Polanco, Michele Da Conceicao Dos Santos, Cinzia Caci, Ioana Visan, Barbara Guerra e Lucia Rossini. La escort Patrizia D’Addario ha già chiesto di costituirsi parte civile.

L’udienza preliminare è a carico di otto imputati, tra cui Gianpaolo e Claudio Tarantini, accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento, induzione e favoreggiamento della prostituzione. Oltre ai fratelli Tarantini, la procura ha chiesto il processo per la tedesca Sabina Began, la cosiddetta ‘Ape regina’ delle feste di Berlusconi, per le showgirl Letizia Filippi e Francesca Lana, l’avvocato fasanese Salvatore Castellaneta, detto Totò, referente – secondo l’accusa – per l’organizzazione delle feste private a Milano, e per gli amici e soci in affari di Tarantini, Pierluigi Faraone e Massimiliano Verdoscia. A quattro degli otto imputati è contestato il reato associativo: Gianpaolo Tarantini, Castellaneta, Faraone e Verdoscia.

Il Gup afferma: “Ritenuto che rispetto alle condotte di favoreggiamento, reclutamento, induzione e sfruttamento della prostituzione, lesive non solo della moralità pubblica e del buon costume, ma anche e soprattutto della libertà e dignità umana e della libertà di determinazione nella sfera sessuale, le persone indicate nei vari capi di imputazione debbano ritenersi non solo soggetti eventualmente danneggiati ma persone offese”.

(Foto web e LaPresse)