Selfie con sangue in sala operatoria: brutto vizio in Campania

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Dicembre 2015 - 14:29 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – Dalle sale operatorie della Campania arriva una nuova terrificante moda: quella di scattare selfie anche in sala operatoria. La tentazione di scattarsi una foto mentre si sta operando sta contagiando molti medici che hanno sdoganato l’autoscatto anche in sala operatoria, che con guanti insanguinati e mascherine colorate salutano l’obiettivo.

Le foto vengono rigorosamente realizzate con accanto il paziente disteso e intubato, magari con un taglio in primo piano. Gli scatti poi vengono postati  sui social network come se fosse la cosa più normale del mondo. Come scrive il Corriere è accaduto che

“Una équipe medica tutta al femminile di Napoli [abbia] pensato bene di pubblicare una foto mentre era in corso l’intervento. Si vede e anche bene l’incisione sull’addome. Il sangue. Già, il sangue che è in bella mostra sui guanti delle dottoresse che ferme, immobili, fissano il cellulare che le sta immortalando. Immortala le mascherine alla moda come i copricapo sterili con stelline e cuoricini”.

Il pollice è all’insù in segno di vittoria. Le immagini vengono realizzate all’insaputa del paziente che dorme sul lettino. Ancora Il Corriere

“Il selfie in sala operatoria non è un reato né la violazione di un divieto imposto da alcun direttore ospedaliero, ma certo non appare sinonimo di classe e buon gusto. Tantomeno di rispetto per un paziente che entra in una sala operatoria. Ma se a Napoli l’équipe medica sorride dinanzi all’addome, nel salernitano, sempre due dottoresse, postano sui social una foto con un paziente intubato. Il cui volto è parzialmente riconoscibile. E riecco il copione: capello appena curato dal parrucchiere, trucco marcato sugli occhi, mascherine alla moda. Una sfilata che contagia. Anche i colleghi uomini. In provincia di Avellino, un medico entra in sala operatoria con una tuta anti contaminazione. Di spalle, fa capolino la gamba del paziente. Lo stesso che rende reale, bella e affascinante una professione spettacolarizzata sui social. «Simpatica», ancora, anche quella foto che vede in primo piano l’anestesista del salernitano con il pollice all’insù mentre alle sue spalle, in sala operatoria, i colleghi lavorano. Ma non la dottoressa che ha il tempo di distrarsi e partecipare al selfie”.

Il numero di questo tipo di scatti è destinato a crescere. Il pronto soccorso è un altro luogo preferito per dimostrare che si sta salvando una vita. E così c’è stato un direttore d’unità di un ospedale del salernitano che ha pensato di scattare un selfie in primo piano, vicino al paziente reduce da un incidente.

E i commenti? Come spiega Il Corriere

“Neanche a consumarsi le dita per far scivolare con il mouse verso il basso lo schermo del computer, si trova chi condanna queste foto. Una sola timida voce ha scritto: ‘Ma che fate’. Forse era un collega e non è stato preso in considerazione. Poi i complimenti si sprecano: ‘Belli, bravissimi, che bella dottoressa’. Sarà. E saranno anche bravi. Ma il paziente si sentirebbe più sicuro, forse, sapendo che l’attenzione è tutta su di lui. E non al cellulare pronto a scattare”.