ROMA – Un agguato, una vera e propria esecuzione. Così gli inquirenti descrivono l’omicidio di Silvio Fanella avvenuto giovedì mattina a Roma, nella zona residenziale della Camilluccia. Fanella scontava i domiciliari in casa della sorella: giovedì ci sarebbe stata una lite nell’appartamento tra Fanella e due uomini. Poi gli spari: Fanella è morto subito, un secondo uomo, probabilmente un conoscente della vittima, è stato ferito e ricoverato al policlinico Gemelli.
Silvio Fanella, 41 anni, è considerato dagli investigatori il «cassiere» dell’imprenditore Gennaro Mokbel, al centro di numerose inchieste. Fanella era uno degli imputati del processo per il maxi-riciclaggio Telecom Italia Sparkle – Fastweb da due miliardi di euro ed era stato condannato a 9 anni di reclusione dal tribunale nell’ottobre scorso.
La polizia scientifica ha subito iniziato a fare i rilievi: le tracce di sangue, come si vede dalle foto, arrivano fino al vialetto che porta al portone d’ingresso del palazzo di Fanella. Le persone che hanno sparato sono fuggite in auto.