ROMA – Lavorava per diverse agenzie internazionali tra cui l’Associated Press Simone Camilli il videoreporter italiano morto a Beit Lahiya, nel nord di Gaza, rimasto ucciso, insieme ad altre cinque persone, nell’esplosione di un missile israeliano.
Il primo a riferire della sua morte è stato su Facebook il portavoce del ministero della Sanità palestinese a Gaza Ashraf al-Qedra. Poi la conferma della Farnesina.
“La morte di Simone Camilli è una tragedia, per la famiglia e per il nostro Paese” ha detto il ministro degli Esteri, Federica Mogherini.
Altre sei persone, tutte palestinesi, sono morte nella stessa circostanza e altre sei sono rimaste ferite, tutti colpiti dalla deflagrazione di un razzo israeliano rimasto inesploso che gli artificieri palestinesi stavano cercando di disinnescare.
Simone Camilli aveva 35 anni ed era nato a Roma il 28 marzo del 1979. Il videoreporter italiano aveva una grande esperienza sul campo, lavorando per diverse agenzie internazionali tra cui l’Associated Press. Aveva coperto alcuni dei maggiori eventi dal Medio Oriente alla Turchia ai Balcani fino al disastro della Costa Concordia.
I commenti sono chiusi.