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Sondaggio Europee: astensionismo primo partito. Pd 33%, Fi e M5s 21%. Dentro Ncd e Lega

di Lorenzo Briotti |5 Aprile 2014 10:32

ROMA – La prima incognita sul voto delle prossime Europee resta l’astensionismo. Coloro infatti che prevedono di andare sicuramente a votare, secondo un sondaggio pubblicato sabato 5 aprile sul Corriere della Sera e realizzato dalla Ipsos di Nando Pagnoncelli, rappresentano meno di un elettore su due (46%); a costoro si aggiunge il 17% che si dichiara possibilista, mentre il 6% è fortemente indeciso e il 31% esclude di recarsi alle urne.

Scrive Pagnoncelli:

“La prima incognita, dunque, è la partecipazione al voto: nel 2009 il partito del non voto (astensionisti più schede bianche e nulle) raggiunse la cifra record del 38% circa (i voti validi furono il 62%) con un incremento di quasi il 3% rispetto al 2004. Dal sondaggio odierno, che risulta una sorta di fotografia istantanea, non certo una previsione dell’esito finale, emerge che la cosiddetta «area grigia» costituita dall’astensione e dall’indecisione rappresenta quasi due elettori su cinque (39,1%)”.

Per quanto riguarda la graduatoria dei partiti, il Pd è in testa con il 33,3% delle preferenze, seguito da M5S e Forza Italia che risultano appaiati poco sopra il 21%, che si giocano il secondo posto. Seguono Ncd insieme a Udc e Popolari per l’Italia (5,7%) e dalla Lega Nord (5,3%). Tutti questi partiti (oltre a Svp) si suddividerebbero i 73 seggi assegnati all’Italia.

Scelta civica per l’Europa, insieme a Centro democratico e Fare, è accreditata del 3,8%, quindi di poco sotto la soglia di sbarramento del 4%, come pure Fratelli d’Italia-An (3,5%).

Delusione anche per la sinistra che resterebbe fuori: Un’altra Europa per Tsipras, è più distante rispetto a Scelta Civica e Fratelli d’Italia e si colloca al 3,1%. 

L’infografica pubblicata dal Corriere della Sera

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