ROMA – Se domani si andasse a votare per le europee, il Pd sarebbe ancora il primo partito ma in grave perdita e marcato a stretto giro dal Movimento 5 Stelle e Forza Italia. La sinistra, unita nella ‘Lista Tsipras’, otterrebbe il 7%. Mentre Ncd e FdI resterebbero fuori dall’Europarlamento. Lo rivelano due dei maggiori istituti di rilevamento sulle intenzioni di voto degli italiani, Ipr Marketing ed Ixè, che hanno attribuito al gruppo di Beppe Grillo una quota di potenziali preferenze maggiore rispetto a quella stimata negli stessi giorni alle politiche. Dato però che non è ancora passato al setaccio del consenso in entrata o in uscita dopo le espulsioni dei quattro senatori dissidenti.
In un sondaggio datato 25 gennaio – 3 febbraio per il quotidiano la Repubblica, Ipr aveva attribuito al Movimento 5 Stelle il 25,4% dei consensi, circa 3,4 punti in più del 23% netto che lo stesso istituto assegnava ai grillini in un sondaggio sulle intenzioni di voto alle elezioni politiche diffuso dal Tg3 ed effettuato sempre in data 3 febbraio.
Lo stesso trend positivo è stato registrato da Ixè, per la trasmissione Agorà in onda su RaiTre. Nel sondaggio datato 19 febbraio, Ixè ha stimato che i cinquestelle potessero rastrellare il 24,9% di consensi alle europee, 1,2 punti in più del 23,7% segnalato in quello stesso sondaggio e relativo al voto delle Politiche.
Il voto di maggio sarà un successo anche per Forza Italia, alla quale Ipr ad inizio febbraio attribuiva il 24,3% delle preferenze, 2,8 punti in più del 21,5% stimato contemporaneamente per il voto per le politiche. Mentre per Ixè alle europee FI guadagnerà il il 22,4%, 0,7 punti in più del 21,7% stimato per le politiche.
A soffrire più di tutti il voto delle europee sarà proprio il Partito Democratico. Ipr assegna al partito di Matteo Renzi il 27,6% dei consensi, ben 3,9 punti in meno del dato diffuso lo stesso giorno per le politiche, il 31,5%. Quasi le stesse cifre stimate da Ixè, che vede il Pd al 27,6%, a -1,8 punti dal 29,4% registrato per le elezioni nazionali.
