WASHINGTON – L’ombra del terrorismo sembra allontanarsi dalla sparatoria che il 16 settembre ha colpite il cuore della marina militare americana. Aaron Alexis, 34 anni e veterano di guerra originario del Texas, è il presunto killer che insieme ad un complice ha ucciso almeno 12 persone nella base di Navy Yard a Washington, prima di rimanere ucciso nello scontro.
Secondo quanto riferisce il Washington Post, era stato anche decorato con la medaglia ‘Global War on Terrorism Service’ e con la medaglia ‘National Defense Service’, due onorificenze piuttosto comuni. Per gran parte del suo impegno militare come riservista a tempo pieno, tra il 2007 e il 2011, Alexis era stato assegnato ad un’unità di supporto logistico alla Naval Air Station di Fort Worth, in Texas.
Nel 201 1 arrivò il congedo per una serie di episodi di “cattiva condotta”, dichiarano fonti della Marina, e proprio a Fort Worth era stato arrestato nel 2010, per aver sparato all’interno del perimetro cittadino. In realtà, aveva sparato proprio in casa, verso il soffitto. Alla polizia, arrivata sul posto dopo essere stata chiamata dalla sua vicina del piano di sopra, aveva raccontato che stava pulendo l’arma e gli era partito accidentalmente un colpo.
Nutpisit Suthamtewakul, proprietario di un ristorante tailandese, ha raccontato alla stampa locale che Alexis era il suo ”migliore amico” e che era una persona garbata, e spesso lo aveva fatto lavorare come cameriere nel suo ristorante. ”Ha vissuto con me per tre anni. Aveva una pistola, ma non credevo che fosse così stupido. Non è mai stato aggressivo con me”, ha raccontato Suthamtewakul, secondo cui Alexis aveva un regolare porto d’armi, era una persona pacifica, parlava bene il tailandese e nel tempo libero frequentava un tempio buddista.
Secondo le prime indicazioni, Alexis sarebbe riuscito ad entrare nella Navy Yard usando il tesserino di un’altra persona. Fonti di polizia hanno riferito che vicino al suo cadavere èstato ritrovato il tesserino di un sottufficiale della Marina, di nome Rollie Chance, ma non è chiaro se sia quello usato dal killer per accedere al compound. Chance, riferisce il Washington Post, oggi non era al Navy Yard e non è né sospettato, né tantomeno un testimone, secondo quanto ha detto un suo parente.
(Foto LaPresse)
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