ROMA – Un vortice polare sta inghiottendo gli Stati Uniti e il Canada. Dal Montana al Wisconsin, fino al Minnesota e poi al Dakota e al Michigan, un’area di 140 milioni è stata colpita da un’ondata di gelo che ha portato temperature fino a -53 gradi e ha fatto finora 15 morti.
Le temperature polari, ai minimi da vent’anni, sono il frutto di un allineamento, assolutamente anomalo, di una serie di condizioni meteo, che permetteranno al cosiddetto ‘vortice polare Artico’ di portare venti forti e freddi in zone molto più meridionali del consueto.
Il risultato è che, in alcune aree le temperature scendono addirittura di -51 gradi, un freddo in grado di far congelare la pelle esposta in meno di cinque minuti. Il servizio meteo nazionale ha registrato domenica 5 gennaio -22 gradi centigradi in una località nel Nord Dakota, 30 gradi sotto zero in un’altra in Minnesota. Le autorità di diverse Stati hanno chiesto alla gente di rimanere a casa, fare scorte di cibo, uscire solo in caso di stretta necessità mentre le scuole -per esempio a Chicago, ma anche in numerose altre città e contee- martedì 7 gennaio sono rimaste chiuse.
Rimarranno serrati in molti Stati anche uffici pubblici e tribunali, mentre saranno potenziati i servizi di ricovero per ‘senzatetto’; la popolazione di New Orleans è stata incoraggiata a controllare la situazione di vicini e anziani. A Indianapolis, le autorità hanno elevato il livello di allerta sulle strada a ‘rosso’, il che rende vietato guidare ad eccezione che per il personale di soccorso e per chi cerca rifugio. Comertown, in Montana, ha registrato finora la temperatura più bassa, – 63 gradi Fahrenheit (-53 gradi Celsius), ma il Nord e il Sud Dakota, e il Minnesota non sono stati molto più caldi. Molte località e aziende sono inoltre rimaste senza elettricità e in alcuni casi senza riscaldamento a causa di black out causati dal maltempo. A preoccupare inoltre le autorità ci sono anche i treni bloccati. In Michigan, un convoglio diretto a Chicago è rimasto bloccato. I circa 300 passeggeri hanno dovuto aspettare nove ore prima di raggiungere la destinazione finale.
A rendere più preoccupante la situazione è anche l’emergenza influenza che ha colpito negli ultimi giorni almeno 15 Stati, e che ha già fatto le prime vittime, tra cui un bimbo di 5 anni. Si tratta di un’influenza stagionale dovuta a un virus, ma la situazione può peggiorare a causa del grande freddo.
C’è, però, chi non rinuncia allo sport. A Green Bay, in Wisconsin, ci sono riuscite due squadre professionistiche di football americano, i Packers e i 49ers di San Francisco, che hanno disputato quella che resterà negli annali come una delle sfide più fredde della storia. Si è iniziato a giocare a -15 ma con l’arrivo della sera la colonnina di mercurio è precipitata a 29 gradi con una temperatura percepita a -46.
A sorpresa, tenuto conto della minore abitudine al freddo, ha vinto la squadra californiana per 23-20 e ha eliminato i Packers dai playoff. L’eroico quarteback degli ospiti, Colin Kaepernick, ha giocato a maniche corte. Congelati anche i 77.000 spettatori presenti al Lambeau Field, a cui sono stati distribuiti scaldamani ed è stato permesso di introdurre coperte.
Il trasporto aereo intanto è diventato un incubo e molti di quelli che dovevano tornare a casa dalla vacanze natalizie sono rimasti a terra. Più di 4.300 voli sono stati cancellati ieri (quasi la metà di quelli di Chicago) e oltre 6.500 hanno subito ritardi; operazioni ridotte anche in tutti e quattro gli aeroporti del corridoio nord-orientale (Jfk, La Guardia, Newark e lo scalo di Boston). Anche il profondo sud, di solito più temperato, ha avvertito il gelo, che ora minaccia colture e bestiame. A causa delle temperature polari sono già decedute 21 persone; e tra di esse una donna di 71 anni, sofferente di Alzheimer, morta congelata dopo essersi persa, nello Stato di New York; e una 90enne ritrovata esanime a faccia in giù, nella neve, accanto alla sua auto in Ohio.
(Foto Ap/LaPresse)