Supernova: scoperti nuovi processi per le violente esplosioni di stelle

Pubblicato il 22 Marzo 2012 - 15:12 OLTRE 6 MESI FA
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La supernova SN 2011fe osservata da Swift (Credit: Nasa)

ROMA – I ricercatori della Nasa hanno scoperto due nuovi processi di formazione per le supernovae di tipo Ia. Queste esplosioni stellari emettono enormi quantità di luce e corrispondono allo stadio finale della vita di una stella. Gli astronomi ritenevano che tali esplosioni fossero dovute al collasso di una nana bianca, stella nello stadio finale della sua vita, che addensa materia da una stella gigante attorno a cui orbita fino ad esplodere sotto l’eccessivo peso. Ora i dati del satellite Swift della Nasa hanno permesso di scoprire che le supernovae di questo tipo possono nascere dallo scontro di due nane bianche in orbita binaria o dallo scontro di una nana bianca con una stella delle dimensioni e dell’età del nostro Sole.

Se fino ad oggi questi meccanismi erano sconosciuti, ora gli astronomi hanno in mano uno strumento potente di comprensione dell’evoluzione stellare. Ma è ancora presto per capire quale sia il meccanismo di formazione di una supernova che in natura avviene più frequentemente. I dati sono stati ottenuti dalla supernova SN 2011fe, il cui spettro è stato studiato sia nei raggi X che nell’ultravioletto da Swift.

Le esplosioni di supernova illuminano la propria galassia per settimane. L’energia liberata è visibile anche all’occhio umano, come nel caso della Supernova di Tycho, visibile ad occhio nudo dal 1572 al 1574. Gli astronomi conoscono le luminosità che tali stelle devono avere, dunque nota la luminosità è possibile determinare la distanza della supernova nell’universo.

Stefan Immler, astrofisico della Nasa, ha detto: “Considerata la loro importanza, è un po’ imbarazzante per noi astronomi non conoscere fatti fondamentali del loro sviluppo. Ora, grazie ai dati di raggi X e nell’ultravioletto di Swift, abbiamo un’immagine più chiara di cosa accade a queste stelle”.