Tasse sulle rendite dal 20 al 26%. Tutti gli aumenti. Rischio retroattività

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Aprile 2014 - 12:06 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Tasse sulle rendite dal 20 al 26%. Tutti gli aumenti. Rischio retroattività. Dal 1° luglio l’aliquota sulle rendite finanziarie aumenta dal 20 al 26% (i titoli di Stato restano invece tassati al 12,5%). Si tratta di un aumento che potrà avere un effetto retroattivo sui guadagni del passato. Viene ammesso però l’affrancamento dei redditi maturati al 30 giugno: cioè il risparmiatore può scegliere (fino al 30 settembre) se lo valuta vantaggioso, di realizzare una sorta di cessione figurativa senza smobilizzare i titoli in portafoglio con il risultato di avere le plusvalenze assoggettate all’aliquota vigente del 20%. Il rischio è di pagare le tasse anche sulle minusvalenze se il mercato va male. Nella mini-patrimoniale deve aggiungersi il bollo sugli investimenti che nel 2014 è aumentato dall’1,5 per mille al 2 per mille l’anno: si applica non sui guadagni ma sul capitale.

Il gettito previsto dal Tesoro è di 2,6 miliardi (1,3 nel 2014). Perplessità e incognite restano sulla disparità di trattamento tra partecipazioni azionarie non qualificate e  qualificate: cioè da una parte si rileva una discriminazione, dall’altra non è detto che l’Europa non batta un colpo per sanzionarla.

Succede, infatti, che se sei un socio qualificato (nelle società per azioni i titolari di oltre il 20% dei diritti di voto nelle assemblee ordinarie, percentuale che scende al 2% per le società quotate) non sei soggetto alle nuove aliquote volute da Renzi, ma paghi l’Irpef solo sulla metà di quanto hai guadagnato (per la precisione il 49,72%). E così per un dividendo di 1.000 euro lordi, il socio non qualificato pagherà 260 euro (il 26% di mille), mentre quello qualificato si fermerà al massimo a quota 213,8 euro, considerando che i mille euro di guadagni vanno divisi per due e assoggettati all’aliquota massima del 43%. (Tobia De Stefano, Libero Quotidiano)

Tra le novità dell’ultima versione delle tasse sulle rendite, c’è la riduzione dell’aliquota su interessi, plusvalenze e minusvalenze emessi da enti territoriali di Stati white list (che non sono tra gli stati considerati paradisi fiscali).

Tasse sulle rendite dal 20 al 26%. Tutti gli aumenti. Rischio retroattività

(fonte: Sole 24 ore)