ROMA – Doveva essere un piccolo corteo, è stato un sit-in in Piazza della Marranella: così è finita la (partecipata) manifestazione per Shahzad, il pakistano ucciso a botte in circostanze ancora da chiarire lo scorso 18 settembre. Un’iniziativa organizzata dalle comunità pakistana, bengalese, albanese e senegalese insieme con associazioni e comitati di quartiere.
Nel punto in cui Pigneto e Torpignattara si incontrano, all’incrocio fra via dell’Acqua Bullicante, Via della Marranella, via Casilina e Via di Torpignattara, si sono ritrovate alcune centinaia di persone: esponenti e lavoratori delle tante nazionalità che compongono uno delle aree più multietniche della Capitale, abitanti del quartiere, attivisti, militanti. Al megafono c’è spazio per tutti, ognuno sottolinea i problemi che gli stanno più a cuore, ma c’è un minimo comune denominatore nei discorsi: no al razzismo, no alla guerra fra poveri, no alla criminalizzazione e alla ghettizzazione degli immigrati e delle periferie.
Dopo un po’ arriva una brutta notizia dalla Questura, presente in forze con camionette e agenti schierati: per colpa di minacce che girano su qualche forum su internet, il corteo non può partire e muoversi da Piazza della Marranella verso via Lodovico Pavoni, nel punto in cui Muhammad Shahzad Khan ha trovato la morte a 28 anni.
È l’unica cattiva notizia in una giornata tutto sommato positiva per chi a vario titolo ha a cuore i problemi di Torpignattara e del Pigneto, zone composte da tante anime che hanno avuto un’occasione per incontrarsi. E per raccogliere, con una colletta spontanea, 1.900 euro da dare alla famiglia di Shahzad, alla quale servono 3.500 euro per riportare la salma del loro caro in Pakistan.
Nel frattempo, in via del Pigneto, nell’isola pedonale, la comunità senegalese ha organizzato una festa per farsi conoscere meglio dal quartiere e per combattere degrado e razzismo, che spesso vanno a braccetto.
LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE IN PIAZZA DELLA MARRANELLA E DELLA FESTA SENEGALESE IN VIA DEL PIGNETO: