Trevignano Romano, spiaggia anti Covid devastata sul Lago di Bracciano FOTO Trevignano Romano, spiaggia anti Covid devastata sul Lago di Bracciano FOTO

Trevignano, spiaggia anti Covid devastata sul Lago di Bracciano FOTO

ROMA – A Trevignano Romano, sul Lago di Bracciano, qualcuno ha devastato le misure anti Covid sulla spiaggia.

Si tratta di quegli strumenti installati sulla spiaggia, che dovrebbero garantire il distanziamento sociale tra bagnanti.

Strumenti che dovrebbero essere installati sulle spiagge di tutta Italia per far sì che le persone possano andare a mare (o al lago, in questo caso) anche se l’emergenza Coronavirus non è finita.

Adesso le forze dell’ordine sono a caccia dei vandali di Trevignano, e per scovarli stanno visionando le immagini girate dalle telecamere di sicurezza della zona.

L’appello su Facebook del vicesindaco di Trevignano

Luca Galloni, vicesindaco di Trevignano e assessore al turismo, ha postato la sua rabbia su Facebook.

Nel post, inoltre, Galloni ha pubblicato due foto: una della spiaggia ordinata e organizzata e una della spiaggia dopo il passaggio dei vandali:

“Perché? Imbecilli! Questa notte alcuni giovani hanno avuto la ammirabile idea di rovinare il lavoro fatto con passione per ottemperare alle disposizioni nazionali e regionali sugli obblighi di distanziamento interpersonale in spiaggia. Queste sono le nostre spiagge libere, le postazioni delimitate per garantire ospitalità e accoglienza in sicurezza a chi ama passare il suo tempo nei nostri luoghi. Grazie alle “bravissime” persone che hanno distrutto il lavoro impegnativo, questo tratto di spiaggia sarà interdetto, ringraziateli!”.

“Le forze di polizia visioneranno le telecamere disponibili (pubbliche e private) – ha aggiunto – per individuare tutte le persone che hanno transitato in quell’area. La parola d’ordine sarà intransigenza, a prescindere dall’età dei vandali che risponderanno del reato personalmente se maggiorenni, o attraverso le famiglie se minorenni. Mi vergogno di avere cittadini così», conclude Galloni, con tanto di invito finale alla delazione: «P.s. Chiunque abbia visto può scrivermi in privato, garantendo l’anonimato”. (Fonti: Corriere della Sera e Facebook)

Gestione cookie