ROMA – Nichi Vendola ha detto che “nelle liste Pdl c’è puzza di camorra” e gli risponde Paolo Trudu (addetto stampa del gruppo Pdl alla regione Sardegna): “Nella sinistra sale alto l’odore di becero frociame“.
Trudu sul suo profilo Facebook ha scritto: “C’è qualcuno che può rispondere a Vendola il quale, con l’acidità di una vecchia isterica dichiara che a destra sente puzza di camorra, dicendogli che nella sua sinistra sale alto l’odore di becero frociame”.
Scoppiano subito la polemica e le accuse di omofobia. “E’ l’ennesimo atto di inciviltà omofoba proveniente dal partito di Silvio Berlusconi. Ci auguriamo che una buona volta Alfano prenda coraggio, condanni questi atteggiamenti, prenda i provvedimenti del caso”, fanno sapere da Sel.
Trudu quindi si è scusato pubblicamente con un altro post: “In un momento di rabbia dettata soprattutto da attacchi che quotidianamente vengono rivolti al partito a cui sono iscritto e al Presidente dello stesso, attacchi spesso pilotati che lo accusano di essere mafioso, pedofilo, e violentatore di minorenni, sicuramente ho avuto uno scatto di ira nel rispondere alle infamie che anche Vendola, quotidianamente e impunemente lancia, compresa quella di tacciare di camorristi i militanti e gli iscritti al PdL. Se queste accuse vi paiono poco o comunque normali, allora davvero si è su altri pianeti. Chi mi conosce sa bene che l’omofobia non fa parte della mia cultura. È i tanti amici anche gay lo sanno bene”.
Anche il Pdl sardo ne ha preso le distanze: “Il gruppo del Pdl in Consiglio regionale della Sardegna prende le distanze dalle ”gravi affermazioni, espresse a titolo personale, dal giornalista Paolo Trudu e di cui non se ne condivide ne’ la forma ne’ la sostanza”, comunica, in una nota, il capogruppo del Pdl Pietro Pittalis, il quale ricorda che ”l’azione politica del Pdl è stata sempre informata ai valori della liberta’ e del rispetto delle scelte personali”.
Lo stesso Pittalis ha già provveduto ad inviare una nota di censura all’interessato – fanno sapere dal Pdl – invitandolo ”a presentare immediatamente le proprie scuse all’onorevole Nichi Vendola e riservandosi ogni ulteriore provvedimento al riguardo”.