Gay Pride 2009: dopo vari divieti ecco il percorso, nel corteo anche un carro per Noemi e uno per Alemanno

Antifascismo e antirazzismo, ma anche Noemi ed Alemanno. Saranno questi i temi del Gay Pride che sabato prossimo verrà portato per le strade di Roma dalla comunità Glbt (gay, lesbische, bisessuali e transessuali).

Sono queste le previsioni degli organizzatori del Gay Pride romano, il cui sito internet è già andato in tilt per eccesso di contatti: ci si aspettano centinaia di migliaia di manifestanti. Tra i carri, dovrebbe trovare posto anche la vicenda di Noemi: una ballerina brasiliana (nome in codice: Naomi) si ispirerà proprio alla 18enne di Casoria.

Ci sarà anche spazio per il sindaco di Roma, Gianni Alemanno che, secondo gli organizzatori, si è impegnato «solo tardivamente per risolvere il problema del percorso del Pride».

Il  Gay Pride di Roma nasce infatti all’insegna dei divieti sul percorso. I primi due, relativi alla zona di San Giovanni, richiesta dall’associazione Mario Mieli e rifiutata dalla Questura. Infine, il terzo, circa dieci giorni fa: da piazza della Repubblica a piazza Navona, passando per via dei Fori Imperiali (lo stesso del 2008). E proprio quest’ultimo percorso, alla fine, è stato concesso.

Rossana Praitano, presidente del Mieli, sottolinea però che «la vicenda romana ha dei contorni surreali: ad appena cinque giorni dalla sfilata, ci viene comunicato il percorso definitivo, che avevamo chiesto settimane fa. Ovvio che l’obiettivo fosse quello di indebolire la manifestazione con la burocrazia e le carte da bollo».

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