Ucraina, un caccia russo ha sfiorato nave da guerra Usa

KIEV – Un caccia russo ha volato basso per buoni 90 minuti, sfiorando la nave da guerra americana Donald Cook. E’ accaduto sabato scorso nelle acque internazionali del Mar Nero. A raccontarlo all’Ap è stato un alto funzionario militare americano. L’episodio si è concluso senza incidenti. Un gesto “provocatorio”, secondo il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney che ha commentato l’episodio: “Il Pentagono lo ha già valutato provocatorio e non professionale”. Le azioni della Russia continuano a destabilizzare l’Ucraina e ulteriori provocazioni ”avranno dei costi”, ha aggiunto Carney.

Intanto la tensione è salita alle stelle nell’Ucraina orientale. L’ultimatum posto dal governo di Kiev ai separatisti russofoni che nelle regioni orientali occupano i palazzi del potere, è scaduto. Il presidente ucraino Turchynov domenica aveva chiesto ai secessionisti di sgomberare i palazzi occupati e consegnare le armi entro le 8 di lunedì. In quel caso non sarebbero stati perseguiti, altrimenti sarebbe scattata una “vasta operazione antiterrorismo”. Per le regioni orientali, aveva sottolineato Turchynov, è escluso lo stesso destino della Crimea, annessa alla Russia il mese scorso.

Sabato il caccia russo è volato più volte vicinissimo al cacciatorpediniere americano, di stanza nel Mar Nero dal 10 aprile scorso davanti alle coste rumene.Il volo è durato circa 90 minuti proprie nelle ore in cui tornava altissima la tensione in tutta la regione. Secondo la stessa fonte, l’aereo ha volato nel raggio di mille metri dalla nave e a circa 500 metri sul livello del mare. Un comportamento che ha fatto scattare l’allarme, spingendo il comandante della nave a lanciare avvertimenti via radio. Il jet sembrava del tutto disarmato e alla fine è andato via senza creare alcun incidente.

Intanto, i russofoni ucraini si sono rivolti al presidente russo Putin per chiedere un intervento di Mosca. Intervento che, stando a quanto riferito dalla portavoce della cancelliera tedesca Angela Merkel, sarebbe già in atto dal momento che Mosca starebbe fornendo alle milizie filorusse armi e uniformi.

Il presidente ad interim ucraino si è detto disponibile a un referendum sul futuro assetto statale del Paese, ma ha avvertito che è pronta a partire un’operazione antiterrorismo dell’esercito. E il governatore di Donetsk, Serghei Taruta, un ex oligarca nominato da poco da Kiev, ha annunciato l’introduzione nella provincia di un regime anti-terrorismo per contrastare gli attacchi dei filo-russi.

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