Ucraina, smantellate le statue di Stalin che urina

Pubblicato il 8 Maggio 2012 - 09:34 OLTRE 6 MESI FA

KIEV – Delle statue di legno dorato che rappresentano Stalin nell’atto di urinare: è così che gli attivisti del partito nazionalista ucraino ‘Bratstvo’ hanno voluto deridere i monumenti al dittatore sovietico inaugurati recentemente dal partito comunista ucraino.

Le statue, alte un metro e mezzo, sono state installate a Kiev e a Leopoli. Non hanno avuto però una lunga vita: sono state infatti smantellate dalla polizia dopo poche ore.

Anche la Georgia ha deciso di prendere le distanze da Stalin. Gori, città natale del dittatore, era uno dei pochi luoghi dell’ex Unione Sovietica in cui il leader veniva ancora celebrato. Ma ora anche questa città rinnega il proprio cittadino più noto, decidendo di trasformare la casa-museo del leader in un’esposizione dei crimini commessi quando era al potere, dalle purghe degli anni ’30 alla detenzione nei gulag siberiani.

Il museo era stato realizzato nel 1937, in pieno regime staliniano, dal primo segretario del partito comunista georgiano. Lì vennero poi raccolti 47mila reperti, statue e documenti. Ora vicino a quel museo verranno messi reperti provenienti dai campi di concentramento russi.

Già due anni fa, dopo la guerra con la Russia nell’estate del 2008, Tbilisi aveva rimosso l’enorme statua di bronzo del dittatore che campeggiava nella piazza principale di Gori dal 1952.