Vendola e Di Pietro in tv con la sagoma di Bersani: “Stati generali o noi da soli”

Sagoma cartone Bersani
La sagoma di cartone di Bersani
ROMA, 26 MAG – ”Convochiamo gli stati generali del futuro, del centrosinistra come luogo per salvare il Paese. Bersani dice no? Io e Di Pietro apriamo il cantiere, cominciamo lo stesso da soli”. Il leader di Sel Nichi Vendola lancia l’appello anche a nome del leader Idv Di Pietro a Pier Luigi Bersani durante la registrazione di ‘In onda’ su La7.

La foto di Vasto torna di nuovo ad occupare la scena, ma stavolta è di cartone: si tratta di una photo oppotunity virtuale, scattata durante la registrazione ai due leader ospiti della trasmissione con al centro Pier Luigi Bersani, che però è solo una sagoma di cartone.

I conduttori del talk show Luca Telese e Nicola Porro avevano invitato anche il leader Pd, che però ha declinato. Cosi’ a ‘In Onda’ si e’ deciso di mettere al centro del proscenio una sagoma raffigurante un ‘finto’ leader del Pd, che Vendola ha scherzosamente abbracciato, mentre Di Pietro lanciava la data vera della nuova Vasto, dal 21 al 23 settembre.

Tanto Vendola quanto Di Pietro propongono di andare oltre la foto di Vasto, coinvolgendo ampie fette della società civile ma rilanciando quel progetto vincente di centrosinistra. ”Bisogna costruire un’alleanza molto piu’ vasta – dice Vendola – con alleati che secondo me sono attualmente soprattutto non dentro ma fuori il quadro politico. Io voglio sapere qual e’ l’idea, qual e’ il programma per l’Italia, altrimenti e’ solo un balletto dell’alleanzismo e delle formule non me frega niente”.

”Stiamo parlando di numeri e formule dei quali ai cittadini non frega niente – dice il leader Idv a sua volta – io chiedo un programma chiaro e preferisco stare fuori dal grumo di potere di chi si guarda allo specchio e pensa di rappresentare il Paese mentre rappresenta solo se’ stesso. Stabiliamo tre cose chiare: non si candidano i condannati, c’e’ un’incompatibilita’ con altri ruoli, chi e’ eletto non puo’ avere incarichi di governo”.

Nuova Vasto dal 21 al 23 settembre. ”Ho già scritto a Bersani: ‘Caro Luigi, ti aspetto…’. E per la terza settimana di settembre, dal 21 al 23, annuncio una nuova Vasto”, ha aggiunto il leader dell’Idv. ”Se Bersani viene? Il Pd è un po’ come la vecchia Dc – risponde Di Pietro – dice sì ma anche no”.

Braccato dai giornalisti a margine della registrazione, che gli chiedono cosa pensi della proposta presidenzialista avanzata dal Pdl, Di Pietro risponde: “Che ne penso di Silvio Berlusconi presidente della Repubblica? E’ una gaffe”.

”Cosa lancia Bersani? Ancora non lo sappiamo – aggiunge Di Pietro – Sappiamo invece cio’ che proponiamo noi: ripartire da Vasto andando oltre quell’alleanza, che deve essere un punto di partenza. Poi ci saranno tante altre sigle, noi per primi riteniamo che se se non ci apriamo, se non coinvolgiamo la societa’ civile, non bastiamo piu’ neppure noi, rischiamo di diventare superflui”.

Il leader dell’Idv non vede alleanze con Grillo. ”E’ inutile chiedere a me se voglio allearmi con Grillo….E’ lui che ha già fatto la sua scelta e ha detto che vuole andare da solo”.

Legge elettorale sarà un papocchio spacciato per nuovo. ”La legge elettorale credo non possano non cambiarla. Faranno un papocchio qualsiasi, visto che il capo dello Stato ci ha messo la faccia, con artifizi e raggiri faranno credere che c’e’ il nuovo, per dire ai cittadini che tutto cambia mentre nulla cambia”, ha detto Di Pietro aggiungendo: ”Serve invece una catarsi totale, alle prossime politiche va avanti chi ha il coraggio di rinnovarsi e i partiti tradizionali moriranno”. Qualsiasi sia la riforma per Antonio Di Pietro serviranno dunque ”tre regole chiare: no a candidati condannati, incompatibilita’ certa fra gli incarichi elettivi ed altre funzioni come quelle di avvocato o commercialista, niente incarichi di Governo, centrale o periferico, per i rinviati a giudizio”

Vendola vuole la sinistra come Hollande. ”Io ero in attesa dei risultati del governo Monti ma è stata una delusione grande e il voto dimostra che e’ fallita l’ipotesi del Pd di condizionare il partito. Ora dico a Bersani che rispetto le sue scelte ma, come si vede, la linea vincente e’ quella di Hollande, e’ battere la politica della Merkel. Io sono disponibile a un programma socialdemocratico di tipo europeo per dare una svolta al nostro Paese”. Per Vendola ”mentre si sta sfasciando un mondo e le politiche europee e italiane negli ultimi 30 anni ci hanno portato nel precipizio, bisogna discutere di una proposta politica di sinistra, non delle tarantelle, del gioco dei quattro cantoni o di giochini di societa’ sulle alleanze che a me non interessano”. ”C’e’ bisogno di far riapparire quel soggetto evocato e scomparso che si chiama centrosinistra – prosegue Vendola – che avrebbe vinto di piu’ alle amministrative se fosse stato vivo come soggetto politico nazionale”. Per questo Sel e Idv lanciano una proposta di stati generali del centrosinistra al leader del Pd e Vendola aggiunge: ”Non m’interessa il giochino di guadagnare potere d’interdizione, la mia partita e’ quella di trasformare la qualita’ politica di una proposta di centrosinistra”.

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