Verona: Ibrahima Barry, l’immigrato operaio che sfida Flavio Tosi

Le immagini di Ibrahima Barry (LaPresse)

VERONA – E’ la prima volta che a candidarsi sindaco a Verona è un immigrato. Ibrahima Barry è un operaio della Guinea da 24 anni in Italia e ha la cittadinanza da 9 anni. Ibrahima è sceso in campo con il partito di Alternativa Comunista, e il prossimo 6 maggio sfiderà il sindaco leghista Flavio Tosi. Ecco come lo descrive L’Arena:

Falce e martello in chiave trotzkista, ma rivisitati ai tempi della crisi economica: «Ci interessa stare dalla parte delle fasce sociali più penalizzate. E quindi gli immigrati, certo,ma anche gli italiani con difficoltà sul lavoro o disoccupati, anziani con pensioni da fame, casalinghe, giovani che non riescono a trovare un’occupazione. Senza distinzioni diprovenienza, religione e ceto», elenca Barry. La sua storia inizia in Guinea 49 anni fa. «Nel mio Paese d’origine ho compiuto gli studi dalle elementari alle scuole superiori.Poi, grazie a una borsa di studio, mi sono spostato in Tunisia per frequentare l’università, laureandomi in Scienze. La decisione di venire in Italia risale al 1988, motivata dalla ricerca di maggiori opportunità lavorative». Opportunità che, però, non rispondonoappieno alle aspettative. «Con un corso biennale ho ottenuto la qualifica di operaio elettromeccanico. Ma nonostante la mia specializzazione, sono sempre stato assunto e retribuito come operaio generico, salvo poi svolgere funzioni specifiche.

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