Vissani, compleanno da chef: 20 antipasti, 4 piatti principali, 2 dolci

BASCHI (TERNI) – Gianfranco Vissani ha festeggiato il suo compleanno dei suoi 63 anni con un tripudio di portate e di idee geniali. Ha riunito nel suo ristorante di Baschi nei pressi di Orvieto in Umbria, sulla riva del lago di Corbara, un eterogeneo gruppo di 38 dei suoi più o meno amici, uniti solo dalla passione per la sua cucina e ha dato il meglio di sé.

Il grande Vissani delle origini, scoperto dalla Guida dell’Espresso di Federico Umberto d’Amato 30 anni fa, era filtrato da 50 anni di mestiere, il giovanile amore per i contrasti evoluto e superato nel vigore della maturità, la base profondamente italiana contaminata dalla curiosità per le culture gastronomiche diverse. Il culmine è stato il maialino laccato alla pechinese. Lanciando questa innovativa variante della classica anatra, Vissani ha inventato il Peking pig.

Le parole che precedono possono apparire un eccessivo esercizio di retorica, ma chi ha provato quelle tre ore di emozioni gastronomiche, scandite dal ritmo di 20 antipasti, 4 portate principali, due dolci, conferma che si è trattato di una esperienza indimenticabile. Non c’è stato tempo per meditare o sentire la sazietà, tanto la sequenza era scandita, inesorabile.

Sembrava una sfilata di moda, con le luci, la musica e lo stesso Gianfranco Vissani a presentare i piatti, annunciandone nomi e componenti.

In un perfetto esercizio di auto controllo quasi masochistico, Vissani, a dieta rigida, non ha toccato cibo. Alla fine un gran piatto di mele tagliate, alla perfezione, naturalmente.

I 20 antipasti hanno condensato in un’ora due pranzi interi in ristoranti top del mondo come Per Se a New York, dall’ostrica sul cucchiaio alle orecchiette alle cime di rapa nella versione amara di Vissani, dalla frittata di cipolle allo scampo massaggiato nel giaccio, dai gamberi alla pizza, che non sono frittata e pizza normali ma esperienze uniche.

Poi sono venuti i piatti principali:

Zuppa di tordi con tartufo bianco, bagna cauda al vino rosso;

Risotto alle nocciole, spuma di nocciole al timo;

Pesce persico alla farina di ghiande, tostato e fritto, giardiniera;

Maialino alla pechinese, salsa di soia e zenzero;

Spiedo di allodole con crostini, leccarda. olio di frantoio all’aceto balsamico.

Il dolce non aveva l’aspetto di un dolce, ciascuno aveva davanti una pentola di rame, dentro c’erano zuppa di té bianco con cioccolato bianco e anacardi tostati, tavoletta di mais e macadamia.

Trionfo finale con una millefoglie elaborata dalla sorella di Gianfranco, Paola Vissani.

 

Foto Blitz Quotidiano

 

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