Whirlpool-Indesit chiude stabilimento Caserta e Fabriano: in 1.350 a rischio, proteste FOTO

ANCONA – Whirlpool chiude lo stabilimento Indesit di Carinaro in provincia di Caserta e quello di Albacina a Fabriano (Ancona) e annuncia 1.350 esuberi, di cui 1.200 nelle fabbriche e 150 nei centri di ricerca. Per protesta gli operai della Indesit di Albacina, insieme al sindaco di Fabriano, Giancarlo Sagramola, hanno bloccato la Strada provinciale 256 Muccese. Stesso scenario a Carinaro dove i lavoratori sono scesi in piazza bloccando la statale (in fondo all’articolo le foto LaPresse). Nella fabbrica campana, a rischio posto di lavoro sono in 800.

L’annuncio di esuberi e chiusure è arrivato dopo l’incontro tra l’azienda e il ministero dello Sviluppo economico, a cui la multinazionale americana ha presentato il proprio piano di integrazione con la neo acquisita Indesit per la parte relativa alle fabbriche ed ai centri di ricerca. Whirlpool, nonostante un piano di investimenti di cinquecento milioni in quattro anni e nonostante la prospettiva di un incremento dei volumi produttivi complessivi in Italia, ha spiegato Gianluca Ficco della Uilm, intende anche dismettere il sito di None (Torino), dove attualmente ci sono novanta addetti fra magazzino e centro ricerche. I lavoratori di Albacina, invece, dovrebbero essere trasferiti nella fabbrica di Melano.

Allo stesso tempo il piano prevede la crescita di alcune fabbriche, in particolare quella di Varese dove si preannuncia un incremento occupazionale di 280 persone, e quella di Melano, dove sarebbe di nuovo concentrata la produzione dei piani cottura.

 

 

 

 

 

 

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