Bertolaso: Ho salvato i profughi dalla furia dei khmer rossi

Pubblicato il 10 Marzo 2016 - 11:49 OLTRE 6 MESI FA
Bertolaso: Ho salvato i profughi dalla furia dei khmer rossi

Bertolaso: “Ho salvato i profughi dalla furia dei khmer rossi”, Salvini e Roma non gli fanno paura. Nella foto (Ansa, di Danilo Schiavella) stringe la mano a Berlusconi, sorge un dubbio: chi è il capo?

ROMA – Di Bertolaso, questa ci mancava:

“Ho salvato i profughi dalla furia dei khmer rossi“,

parola di Guido Bertolaso, aspirante e probabile candidato della destra a sindaco di Roma, imposto da Berlusconi alla Lega di Matteo Salvini, riottosa ma alla fine sembra sottomessa.

Quando Guido Bertolaso parla di se stesso fa venire in mente ai più anziani un fumetto che era stato diffuso in Italia nei primi anni ’50, ai tempi del Piano Marshall: “Erpinotto ricostruttore” dove Erpinotto era un baldo giovane il cui nome era evidentemente una sintesi fra Erp, sigla burocratica internazionale del Piano Marshall, European recovery program, e Pinotto, nome simbolo dell’Italia unita dai comici Gianni e Pinotto.

Erpinotto faceva di tutto e di più, dalle strade ai ponti alle case, semre ottimista, sempre glorioso coi suoi muscoli anrte body building che facevano impallidire le flaccide braccia di Errol Flynn.

Questa di Bertolaso contro i khmer rossi ci mancava, sarebbe bello un manifesto, almeno una foto di Bertolaso nella giungla quasi 40 anni fa. Non è sfiducia chiederlo, ma partecipazione alla leggenda. Potrebbero essere tempi più recenti, quando Bertolaso era un po’ più grande (è nato nel 1950, quindi nel 79 aveva appena 29 anni) perché i khmer rossi vennero spodestati nel 1979 ma continuarono a seminare morte ancora, l’ultimo loro crimine di cui si ha notizia è del 1996, mentre si ritiravano verso il confine con la Thailandia, oltre il quale si ammassavano i profughi nei campi. La fine definitiva seguì di poco la morte del loro leader, Pol Pot.

Erpinotto Bertolaso, in una dichiarazione a Mattino 5, tv di Berlusconi, ripresa dalla agenzia Ansa, ha aggiunto:

“Ho cercato di salvare bambini in Africa, ho assistito la gente nel fango in tutte le parti d’Italia, ho lavorato tra le macerie di San Giuliano di Puglia”.

La litania di memorie era in risposta a una domanda se fosse al corrente di un accordo Salvini-M5s per silurarlo. La risposta non poteva che essere sprezzante:

“Figuratevi se mi preoccupo di un accordo sottobanco”.

Intanto sabato e domenica prossimi si svolgerà a Roma quella che Forza Italia ha definito “una consultazione popolare per confermare il candidato sindaco del Centrodestra e per individuare insieme le priorità del programma elettorale”.

Nella circolare diffusa da Maurizio Gasparri,

“Forza Italia, Fratelli d’Italia e la Lega hanno individuato in Guido Bertolaso la persona giusta per battere le sinistre e governare Roma Capitale”

e per confermare e convalidare la scelta, sarà possibile

“votare in circa 100 seggi, tra i quali uno sarà allestito presso la sede della Fondazione Italia Protagonista in via delle Paste 111. I seggi saranno aperti sabato 12 dalle ore 10 alle 18 e domenica 13 della 9 alle 13 e potranno votare tutti i residenti a Roma”.

A leggere i giornali, si ha una impressione meno unitaria. Salvini non sembra proprio intenzionato a portare i voti della Lega a Bertolaso e non smentisce, anzi fa di tutto per alimentarle, le voci di un avvicinamento tattico in funzione anti Bertolaso al Movimento 5 stelle di Beppe Grillo.