ROMA – Stefano Esposito, senatore del Pd, ha definito la sinistra del Pd in una parola, “Parassiti”, a quanto racconta su Repubblica Tommaso Ciriaco. Il senatore Stefano Esposito è l’autore dell’emendamento più odiato dalla minoranza, quello che d’un colpo ne cancella 48 mila, presentati da tutte le parti contro l’Italicum, la legge di riforma elettorale che è uno dei cardini del sistema di riforme di Matteo Renzi. La voce di Stefano Esposito, riferisce Tommaso Ciriaco, “è calma, ma lui è scatenato. Ventinove senatori non la seguono. Così l’Italicum rischia di passare grazie ai voti di FI. La maggioranza rischia di cambiare e Stefano Esposito dice:
“Auspico che i coraggiosi che non voteranno l’Italicum ne traggano le conseguenze. Avranno tutto il mio rispetto. Un conto è modificare drasticamente i connotati del partito tradizionale, altro è stravolgere le regole basilari della convivenza. Nel Pd siamo all’impazzimento. Ci sono esponenti di questo partito che dicono cose su Renzi che non si sono mai neanche immaginati di affermare contro Berlusconi. Non si capisce allora perché uno deve stare insieme. Fai un’altra cosa, legittimamente. Ritieni Renzi il peggio del peggio del peggio della politica e della società italiana? Cristo santo, vai! Fai un partito! Il popolo sicuramente è lì plaudente, non aspetta altro. Vai e ti misuri, avrai il mio grande rispetto. Così sei un parassita”.
Tommaso Ciriaco gira il coltello nella piaga: “Pesa aver presentato l’emendamento spacca-Pd? Sono buoni gli emendamenti che vanno in c… a Renzi e non sono buoni quelli che tengono la linea del partito?” Ma lei è un ex Ds. È la “sua” Ditta a essere contraria. La Ditta è la Ditta. Non è Ditta a seconda di chi la dirige…”.
Tutto potrebbe sfogarsi nel voto per il Colle? “Secondo me 505 voti li trovi comunque. Naturalmente spetta a Renzi fare la scelta giusta. Se fa lo sparigliatore, il giocatore di poker che fa all-in a ogni mano, la porta a casa. Se si mette a ragionare troppo, si fa impallinare”. E la minoranza resterà a guardare? “C’è un pezzo che non ha accettato la sconfitta al congresso. E poi, scusi: questi hanno votato zitti e muti la lista bloccata sull’Italicum, noi la miglioriamo e loro… Ma ci pensa a Migliavacca? Cosa non ha fatto contro quelli che, come me, volevano le preferenze nella scorsa legislatura! Li conosco tutti e non sopporto l’ipocrisia. Io non mi faccio prendere per il c…”.