Fabrizio Rondolino: “Daniela Santanché? Simpatica e forte”

Pubblicato il 16 Novembre 2012 - 06:30 OLTRE 6 MESI FA

«Daniela l’ho conosciuta all’inizio dell’anno. Mi ha sempre incuriosito, così mi sono procurato il suo numero e sfacciatamente le ho chiesto se potevamo conoscerci. Da lì è nata una bella amicizia e quando ha voluto il mio aiuto ho accettato subito. È un personaggio di grande simpatia e forza, ha carattere ed energia da vendere. Dal lato professionale, poi, è un bell’esempio di post politica: totalmente altra rispetto al modello tradizionale di funzionario. Il suo progetto è vincere le primarie, secondo me ci si può provare. E poi, nel Pdl, mi hanno accolto tutti con cordialità». 

Delle accuse su Internet se ne frega: «Mi accusavano già di essere un voltagabbana quando lavoravo per D’Alema, considerato un traditore della sinistra. Sinceramente, temo più una delle battute al vetriolo di Massimo che i commenti del web. L’ultima volta che l’ho visto, dopo che avevo ufficializzato la mia simpatia per Renzi, mi ha detto: “Assisto preoccupato a un tuo cedimento strutturale”».

Corriere della Sera, 14 novembre 2012. Intervista al nuovo spin doctor di Daniela Santanché: è Fabrizio Rondolino, giornalista torinese, 52 anni. Figlio dello storico del cinema Gianni, è stato dirigente della Federazione dei giovani comunisti dal 1986 al 1988, cronista parlamentare de L’Unità fino al 1996, è stato consigliere politico (insieme ai “lothar” Claudio Velardi e Nicola Latorre) di Massimo D’Alema dal 1996 al 1999.