Felix Baumgartner, Tom Wolfe e “The Right Stuff”

Those Who had
The uncritical willingness to face danger,
Those Who, in short, had
The right stuff

Tom Wolfe in “The Right Stuff”, (tradotto in italiano come “La Stoffa Giusta”, Mondadori), pagina 32, Bantam, New York, 1979.

Una storia da cui è stato anche tratto un film diretto da Philip Kaufman e che nel ’79 fruttò a Wolfe l’American Book Award, il “Nobel americano” per la letteratura. La Stoffa Giusta (The Right Stuff, come “Radical Chic” è uno dei neologismi inventati da Tom Wolfe e diventati espressioni di uso comune) narra con uno stile particolare, ribattezzato “new journalism”, i primi passi dell’astronautica americana, con i piloti militari dell’USAF che nel primo dopoguerra divennero i collaudatori dei nuovi jet e della prima generazione di aerei supersonici.

Tra questi spicca Chuck Yeager, che nel 1947 per primo superò il muro del suono con il prototipo X-1, praticamente un razzo, che veniva sganciato in volo da un bombardiere B-29 e che Yeager portò in volo in numerose missioni e versioni successive, anche ai limiti dell’atmosfera terrestre. Le sue missioni mozzafiato sono raccontate splendidamente con cura e precisione ed è lui il personaggio che più di tutti incarna il concetto di “stoffa giusta” di Wolfe.

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