“Nel Pd pirandellianamente ci possono stare tutti e quindi nessuno. Ci sta un ceto politico autoreferenziale e cinico di fondo che non crede in quasi nulla e cerca d’intercettare consensi senza riuscire più a distinguere il bene dal male anzi tendenzialmente scambiando il male con il bene. […]
“Un partito che perde l’orizzonte di valori e il rapporto col proprio elettorato vive di rapporti di potere. Questo è insieme il sintomo e la causa della sua crisi”
Marco Revelli, intervistato da Wanda Marra, sul Fatto Quotidiano del 14 luglio 2013.