Il governo dovrebbe intensificare, anche con le moderne tecniche di comunicazione, la spiegazione al Paese, nei termini più semplici, delle concrete e pesanti conseguenze che nei prossimi anni gli italiani patirebbero nella loro vita quotidiana non per effetto di un risanamento finanziario del resto appena iniziato, ma nel caso che il risanamento non avesse luogo. Lo scenario di una disoccupazione di massa in un’Italia emarginata dall’Europa, da un’Europa a sua volta messa in difficoltà dalle economie giapponese e asiatica, è un’eventualità ben presente agli addetti ai lavori. Se si riuscisse a tradurla in immagini visive sui teleschermi – per la serie “non vollero il risanamento” – la strada coraggiosamente intrapresa dal governo Amato sarebbe percorribile più facilmente.