Paolo Conte: “La donna d’inverno”

Paolo Conte: "La donna d'inverno", Gelato al Limon, 1979
Paolo Conte: “La donna d’inverno”, Gelato al Limon, 1979

Perché d’inverno è meglio:
la donna è tutta più segreta e sola,
tutta più morbida e pelosa
e bianca, afghana
algebrica e pensosa.
Dolce e squisita
è tutta un’altra cosa:
chi vuole andare in gita
non sa, non sa, non sa.

Quando la neve attenua
ogni rumore e in strada gli autocarri
non hanno più motore,
questo è il tempo di lasciarsi sprofondare
nel medioevo delle sue frasi amare:
dice non vuol peccare
però, si sa, lo fa.

Sto trafficando (beato me)
Sotto un fruscio di taffettà
e mi domando in fondo se
– mentre lei splende sul sofà –
d’inverno, d’inverno
non sia anche più intelligente.

Sì sì d’inverno è meglio,
dopo è più facile dormire e andare
oltre i pensieri con un libro di Lucrezio
aperto tra le dita:
così è la vita
tra una vestaglia e un mare,
chi vuole andare in gita
non sa, non sa, non sa.

Paolo Conte, La donna d’inverno, Un gelato al limon, 1979.

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