I giorni delle feste di Natale si avvicinano, e molti proprietari di cani e gatti si preparano a viaggiare con il loro compagno a quattro zampe. Del resto si può, nella maggior parte dei casi senza grossi problemi. Soprattutto sui treni ma anche in aereo. Solo quest’anno sono già 250mila i cani e gatti che hanno viaggiato sui treni italiani. Alcuni pagando e altri no. Vediamo come funziona.
I cani di grossa taglia per viaggiare in treno devono avere non solo il guinzaglio, ma anche la museruola. Inoltre devono pagare (o meglio, i loro padroni devono pagare) un biglietto ad hoc.
Ben diverso è il discorso per i cani di piccola taglia, i gatti e tutti gli altri animali domestici da compagnia come furetti, cincillà, criceti o uccellini: per loro basta il trasportino.
Nello specifico per quanto riguarda Trenitalia il regolamento dice che il trasportino deve avere dimensioni non superiori a 70x30x50. In questo caso gli animali che vi stanno dentro sono ammessi gratuitamente. E’ però consentito un solo trasportino per viaggiatore. Quindi se avete, per esempio, due gatti, le cose si fanno un pochino più complicate.
I cani di taglia grande, invece, che non possono entrare nel trasportino devono pagare il prezzo del biglietto al 50 per cento e viaggiare con guinzaglio e museruola. In ogni caso qualunque cane deve viaggiare con il certificato di iscrizione all’anagrafe canina e il libretto sanitario.
Anche per chi viaggerà in aereo nella maggior parte dei casi le compagnie ammettono in cabina cani di piccola taglia e gatti, oltre ad altri animali che entrano nel trasportino. In questo caso, però, le misure del trasportino sono solitamente inferiori a quelle richieste per i viaggi in treno, e spesso viene richiesto il pagamento di un supplemento di qualche decina di euro. E’ quindi bene informarsi prima di partire, assicurandosi che il nostro animale possa venire con noi e che non finisca in stiva. I casi di cani morti o ammalatisi lì non sono rari, purtroppo.