Cani si accoppiano, ma il cucciolo viene negato al "papà". E il caso finisce in tribunale Cani si accoppiano, ma il cucciolo viene negato al "papà". E il caso finisce in tribunale

Cani si accoppiano, ma il cucciolo viene negato al “papà”. E il caso finisce in tribunale

Cani si accoppiano, ma il cucciolo viene negato al "papà". E il caso finisce in tribunale
Cani si accoppiano, ma il cucciolo viene negato al “papà”. E il caso finisce in tribunale

SCORZE’ (VENEZIA) – I cani si accoppiano come da accordi scritti. Ma il cucciolo che nasce viene negato alla padrona del “papà” della cucciolata. E il caso finisce in tribunale.

Protagonisti della vicenda, la signora Sara Berton e il signor Massimiliano Conton, insieme ai loro cani di razza Beagle “Whiff di casa Pasin” e  “Gina dei sette camini”, scrive il Gazzettino. 

La signora Berton e il signor Conton avevano preso un accordo, scritto e firmato, in cui avevano stabilito di far accoppiare i rispettivi cani. In cambio della “prestazione” del suo Beagle, la signora Berton (come prassi in questi casi) avrebbe avuto diritto ad uno dei cuccioli che sarebbero nati da quell’accoppiamento.

Solo che una volta arrivata la cucciolata di due femmine e un maschio, nel maggio del 2016, il signor Conton, riferisce il Gazzettino, avrebbe negato il cagnolino alla signora, che così è ricorsa in tribunale.

Come spiega il quotidiano veneto,

sono serviti un provvedimento esecutivo del giudice e l’assistenza dei carabinieri ad un’appassionata cinofila di Scorzè, in provincia di Venezia, per riuscire ad ottenere un cucciolo di razza Beagle a cui aveva diritto e che le era stato negato senza valido motivo da un “amatore” di Silea, in provincia di Treviso.

 

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