Equinozio di primavera e messe nere, allarme Aidaa: “Gatti neri e rossi a rischio sacrifici”

ROMA – Quest’anno l’equinozio di primavera che cade nella notte del 20 marzo coincide con il plenilunio: secondo i riti antichi in quella notte si sacrificano animali, in particolare i gatti per propiziarsi i favori satanici dei diavoli Lucifero e Ahrimane.

Per questo, denuncia la Aidaa (Associazione italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente), “da qualche tempo si sono moltiplicate sui siti social le richieste di gatti neri da parte di persone che potrebbero essere la lunga mano degli oltre ottanta gruppi esoterici e pseudo satanisti presenti in Italia che ancora praticano le messe nere, e che in occasione di quella notte, così come avviene di solito nella notte tra il 31 ottobre ed il 1° novembre, potrebbero voler sacrificare gatti (ma anche polli ed altri animali) in particolare gatti rossi o neri”.

Da qui l’allarme dell’Aidaa, che da anni contrasta questo fenomeno delle messe nere concentrato in particolare, spiega la associazione in una nota, nelle “valli piemontesi, nella zona del lago di Bolsena, a Marta nel Viterbese e nei boschi del basso Varesotto la zona di maggiore concentrazione (ma anche in molti cimiteri della zona del Garda, di Roma e limitrofi e della Valtellina o che nell’Appennino reggiano e modenese ci sono tracce di celebrazioni di riti con i sacrifici)”.

“Abbiamo alcune segnalazioni che provengono da Firenze di richieste di gatti rossi e neri in forte aumento – ha spiegato il presidente di Aida – non fasciamoci la testa, ma un controllo attento specialmente alle richieste di questi gatti in questi tempi è buona cosa per evitare che qualche pazzo li uccida in nome di uno stupido rito antico”.

Fonte: Aidaa

Gestione cookie