Geronimo, l’alpaca con la tubercolosi non ce l’ha fatta. L’esemplare è stato abbattuto in Gran Bretagna, nonostante le proteste degli ambientalisti. Proteste arrivate fino al governo.
Geronimo, l’alpaca con la tubercolosi è stato abbattuto
Niente da fare un Geronimo, un alpaca risultato positivo alla tubercolosi bovina nel Regno Unito. Le autorità veterinarie britanniche lo hanno condannato a essere abbattuto. Malgrado i ricorsi e le proteste della sua proprietaria e di alcuni ambientalisti.
Che nelle settimane scorse erano arrivati a manifestare in suo favore persino dinanzi Downing Street. L’animale, dopo l’ultimo via libera della magistratura, è andato incontro oggi al suo destino, come riferisce l’agenzia Pa.
L’ultimo test del Ministero dell’Agricoltura
A chiudere la partita era stato un secondo test commissionato dal ministero dell’Agricoltura. Che ha dato conferma del risultato su un contagio ritenuto irrimediabile (e a rischio di diffusione) dagli specialisti.
Anche il padre di Boris Johnson pro Geronimo
A inizio agosto Geronimo era diventato una star del web e oltre 100.000 persone avevano firmato una petizione. Per chiedere addirittura al premier Boris Johnson d’intervenire per salvarlo. Una campagna cui lo stesso padre di BoJo, Stanley Johnson, storico militante ecologista e animalista, aveva (invano) aderito.
La proprietaria dell’alpaca, Helen Macdonald, che ha una laurea in veterinaria e aveva importato l’esemplare dalla Nuova Zelanda, sosteneva che il primo test avesse dato un falso positivo. E ha contestato anche il risultato del secondo. Ma gli esperti del ministero, dell’istituto britannico zooprofilattico e la magistratura le hanno dato torto. E, nonostante la sua resistenza passiva alla consegna di Geronimo, sono riusciti in ultimo a far eseguire il ‘verdetto’.